In tempo di crisi, aprire a Parma una stagione lirica di tre titoli con un’opera come “La forza del destino” significa assecondare il gusto di un pubblico che nutre sempre grandi aspettative nei confronti di questa tradizione. Un dato che è stato confermato anche da questo nuovo allestimento che, al di là di qualche aggiustamento in dirittura d’arrivo (la sostituzione per indisposizione del tenore Francesco Hong con Aquiles Machado), ha sostanzialmente mantenuto le aspettative mettendo in primo piano una compagine vocale ben assortita, il cui carattere omogeneo ed equilibrato ha fatto da collante per l’intero percorso di ascolto lungo i quattro atti dell’opera. Dopo una sinfonia dove la direzione di Gelmetti imprimeva un carattere anonimo a un’orchestra timbricamente anodina, le sorti della rappresentazione hanno virato in direzione più positiva grazie alla presenza, oltre che del sempre affidabile coro di Faggiani, di Dimitra Theodossiou, che qui debuttava nel ruolo di Leonora e protagonista di un bel successo personale con tanto di richiesta di bis (non concesso), al Don Alvaro di Machado, anche lui al debutto in un ruolo restituito con efficace impegno, e alla solida esperienza di Vladimir Stoyanov (Don Carlo) e di Roberto Scandiuzzi (Padre Guardiano). Per il resto questo spettacolo – che proponeva l’edizione musicale critica dell’opera a cura di Philip Gossett e William Holmes, interessante dal punto di vista storico ma un poco appesantita sul piano dell’efficacia drammaturgica – si è risolto sulla scorta di una dignità di fondo che comprendeva anche la discreta e funzionale regia di Stefano Poda (sue anche scene, costumi, coreografie e luci), un poco contestato dal pubblico alla fine ma autore di una lettura astratta un poco cupa ma tutto sommato equilibrata.
Note: Foto di Roberto Ricci - Teatro Regio di Parma
Interpreti: Marchese di Calatrava ZIYAN ATFEH
Donna Leonora DIMITRA THEODOSSIOU
SUSANNA BRANCHINI (30)
Don Carlo di Vargas VLADIMIR STOYANOV
Don Alvaro AQUILES MACHADO
Preziosilla MARIANA PENTCHEVA
ANNUNZIATA VESTRI (30)
Padre guardiano ROBERTO SCANDIUZZI
RICCARDO ZANELLATO (30)
Fra Melitone CARLO LEPORE
Curra ADRIANA DI PAOLA
Un alcade ALESSANDRO BIANCHINI
Mastro Trabuco MYUNG HO KIM
Un chirurgo GABRIELE BOLLETTA
Regia: STEFANO PODA
Scene: STEFANO PODA
Costumi: STEFANO PODA
Coreografo: STEFANO PODA
Orchestra: ORCHESTRA DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Direttore: GIANLUIGI GELMETTI
Coro: CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA
Maestro Coro: MARTINO FAGGIANI
Luci: STEFANO PODA