A conclusione dell'ultima giornata degli Incontri Internazionali di Musica Contemporanea, nell'ambito del 46° Festival Pontino di Musica - dopo il Convegno sulle "Utopie del comporre, da Schumann a oggi" - i solisti dell'Ensemble Multilatérale hanno proposto alcuni brani contemporanei ispirati al compositore tedesco, in una serata che avrebbe potuto essere apprezzata anche da quanti non osano accostarsi alla musica del secondo '900, per non parlare di quella del XXI secolo. Al di là dei riferimenti più diretti presenti nel brano di György Kurtág, "Hommage à Robert Schumann" del 1990, i lavori degli altri autori hanno evidentemente richiamato quell'utopia del comporre cara al musicista romantico: dalla progressiva divergenza, anche visiva, affidata al clarinetto e al sassofono soprano da Yann Robin in quel suo "Schizophrénia" così ricco di allusioni alla perdita di contatto con la realtà che questa psicosi può provocare in chi ne è colpito, alla ricerca di strutturazione che era alla base di "Phonèmes", brano di Didier Rotella per clarinetto, sassofono e viola, che riusciva ad attirare l'attenzione dell'ascoltatore attraverso un progressivo passaggio dal rumore al suono, fino alla saturazione e al silenzio finale. Insieme al suggestivo "Übersicht I b" di Frédéric Durieux, per sax tenore, merita infine attenzione il brano dell'unico italiano in programma: "Lente" di Pasquale Corrado, unico pezzo in cui i quattro ottimi esecutori dell'Ensemble Multilatérale si sono ritrovati insieme, è riuscito a rendere in musica un preciso ricordo dell'autore, che da una realtà ricca di soggettive sfumature è passato, quando ha dovuto indossare un paio d'occhiali da vista, a un mondo fatto di contorni definiti, ormai obbligato nella sua oggettività.
Note: In programma brani di Didier Rotella*, Pasquale Corrado*, György Kurtág, Yann Robin, Frédéric Durieux*
*prima esecuzione italiana
Interpreti: I Solisti dell'Ensemble Multilatérale:
Rémi Delangle, clarinetto
Simon Diricq, sassofono
Odile Auboin, viola
Lise Baudouin, pianoforte