Giunta al suo terzo anno, l’offerta musicale di Verona Contemporanea continua la sua meritoria indagine dedicata alle zone più dinamiche e sollecitanti della produzione musicale dei nostri giorni. Il percorso offerto per l’inaugurazione della presente edizione è partito da un dialogo sui rapporti tra la chitarra elettrica e le musiche contemporanee stimolato da Franco Fabbri, per poi attraversare rimandi coagulati attorno alla figura di Hendrix grazie a Giovanni Falzone, arrivando all’ascolto di due esempi di produzione usicale contemporanea molto differenti come il brano “Live Story” di Thomas Adès e “Blood on the floor” di Mark-Anthony Turnage. Dalle suggestioni scaturite dall’incontro tra il mondo disincantato e decadente di Tennessee Williams e la vena musicale fedele alla tradizione di certa avanguardia un poco manierista di Thomas Adès – e che ha visto protagonisti, tra gli altri, le voci recitanti di Olga Manganotti e Siabhra Woods e la voce di soprano di Silvia Balistreri – siamo entrati nella fantasia musicale di Turnage, ricca di una freschezza inventiva che è stata restituita con impegno in questa occasione dall’Orchestra dell’Arena di Verona, diretta con mestiere da Stefano Salvatori, con Mauro Negri al sassofono e clarinetto, Peo Alfonsi alla chitarra elettrica, Mauro Beggio alla batteria e Salvatore Maiore al basso elettrico in luogo dei jazzisti Scofield, Erskine e Robertson della versione originale. Ispirato all'omonimo dipinto di Francis Bacon, Blood on the floor rappresenta una delle creazioni più significative del compositore britannico, capace di miscelare modernismo e tradizione attraverso una personale mescolanza di jazz e avanguardia di estrazione "colta" o "classica". Un viaggio nell'alienazione urbana salutato con calore dal pubblico presente.
Interpreti: Giovanni Falzone, tromba - Valerio Scrignoli, chitarra elettrica
Michele Tacchi, basso - Riccardo Tosi, batteria
Olga Manganotti e Siabhra Woods, voci recitanti
Salvatore Maiore, contrabbasso
Per voce due clarinetti bassi e contrabbasso
Silvia Balistreri, soprano
Stefano Conzatti e Bruno Matteucci, clarinetto basso
Marco Graziola, contrabbasso
Mauro Negri, sassofoni e clarinetto basso - Peo Alfonsi, chitarra elettrica
Mauro Beggio, batteria - Salvatore Maiore, basso
Orchestra: Arena di Verona
Direttore: Stefano Salvatori
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
Jonas di Carissimi e Vanitas di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento