Il barocco digitale di Orlando
Le celebrazione haendeliane riportano l'opera ad Amelia
Recensione
classica
Ricreare lo stupore barocco attraverso una scenografia illusionistica creata con gli effetti visivi resi possibili dal digitale, senza nessun tentativo di recuperare un libretto improbabile ma mettendo al centro una musica che trova la propria giustificazione in se stessa: è l'idea di Carlo Fiorini e di Opere New Media Lab per portare in scena l'Orlando. L'idea è ottima, la realizzazione ha momenti buoni e meno buoni, perché la tecnologia è ideale per creare il mondo magico di Zoroastro e le apparizioni di boschi, grotte e templi, ma non basta a trasmettere gli affetti e i diletti della musica.
Alla musica d'altronde pensa Gabriele Catalucci sul podio del Complesso Barocco In Canto - organico ridotto e strumenti d'epoca - che dà all'attacco d'ogni aria ha tutto il vigore e l'incisività inconfondibili di Haendel. Il proseguimento dipende dalle voci, che sono le vere protagoniste, non c'è progresso tecnologico che possa sostituirle. Il piccolo festival umbro ha messo insieme il cast scegliendo attentamente cinque giovanissimi cantanti - alcuni al loro debutto in scena - in grado di cimentarsi con Haendel senza fargli torto, ma che certamente non possono ancora avere la statura - non solo dal punto di vista strettamente vocale ma anche interpretativo - dei cantanti prodigiosi per cui Haendel scriveva. Gloria Petrini affronta con qualche comprensibile timidezza una parte scritta per il Senesino, ma esce con onore anche dalla scena della pazzia d'Orlando, una delle più lunghe e complesse dell'opera seria settecentesca. Lei e tutti gli altri hanno pregi ma anche limiti, per cui ognuno rende bene alcuni aspetti del suo personaggio e meno bene altri. Gli applausi del pubblico sono il giusto premio per il loro impegno e un augurio per il futuro.
Interpreti: Gloria Petrini (Orlando), Elisabetta Pallucchi (Medoro), Philippa Boyle (Angelica), Sara Cresta (Dorinda), Daniele Bonacci (Zoroastro)
Regia: Opere New Media Lab - Bologna
Scene: Opere New Media Lab - Bologna
Costumi: Opere New Media Lab - Bologna
Orchestra: Complesso barocco In Canto
Direttore: Gabriele Catalucci
Luci: Opere New Media Lab - Bologna
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Jonas di Carissimi e Vanitas di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento
classica
Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.