La grande bambola del Macabre

L'opera di Ligeti appare sempre più uno dei capolavori del teatro musicale contemporaneo.

Recensione
classica
Teatro dell'Opera di Roma
Ligeti
18 Giugno 2009
Le Grand Macabre nasce negli anni '70 al punto preciso d'intersezione tra sperimentazioni dell'avanguardia e recupero delle funzioni comunicative della musica e tra anti-opera e opera ed è quindi il risultato d'un complesso processo di destrutturazioni e ristrutturazioni dei linguaggi musicali e teatrali. Ma è anche e soprattutto l'esito irripetibile dell'incontro d'un musicista geniale e fuori dal coro con un testo assurdo ma dalle potenzialità teatrali impensabili. Ora si aggiunge anche lo spettacolo straordinario di Alex Ollé e degli altri della Fura dels Baus, che stravolge la lettera delle indicazioni degli autori ma allo stesso tempo mette a fuoco con grande chiarezza una vicenda - se si può definirla così - che ne ha assolutamente bisogno per non apparire confusa e incomprensibile . Il collettivo teatrale catalano trova qui un'opera alla sua dis-misura e può far esplodere tutta la magia teatrale delle sue invenzioni. L'enorme corpo nudo di donna sopra e dentro il quale si muovono i personaggi sbatte in faccia al pubblico la fisicità di quest'opera, che rifiuta ogni spiritualità con una carica provocatoria e beffarda che può diventare quasi intollerabile. Questa mirabolante bambolona semovente è uno di quei prodigi tecnologici della Fura dels Baus che non finiscono mai di sorprendere, ma questa volta c'è anche un gran lavoro sui cantanti-attori, che esibiscono una recitazione esuberante e allo stesso millimetrica. Zoltan Pesko dirige con estrema chiarezza (ottimi orchestra e coro) e soprattutto con dinamismo e teatralità. I cantanti - tra cui un Chris Merritt sorprendentemente trasformato in irresistibile ubriacone - sono eccezionali. Il preconfezionato sdegno di pochi spettatori isolati non ha attecchito e il pubblico ha ascoltato attento e applaudito convinto.

Interpreti: Chris Merritt, Annie Vavrille, Ilse Eerens, Sir Willard White/Roberto Abbondanza, Nicholas Isherwood, Ning Liang, Caroline Stein, Brian Asawa, Eberhard Francesco Lorenz, Martin Winkler, Daniele Massimi, Fabio Tinalli Andrea Buratti

Regia: Alex Ollé in collaborazione con Valentina Carrasco

Scene: Alfons Flores, con video di Franc Aleu

Costumi: Lluc Castells

Orchestra: Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma

Direttore: Zoltan Pesko

Coro: Coro del Teatro dell'Opera di Roma

Maestro Coro: Andrea Giorgi

Luci: Peter Van Praet

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