Poche danze nell’Onegin di Cagliari

produzione scenicamente dimessa, ma impreziosita dalla prova dell’emergente Marina Rebeka

Recensione
classica
Teatro Lirico di Cagliari
19 Dicembre 2008
Allestimento storico del Teatro Mariinskij (coprodotto con lo Châtelet), già riproposto a Vienna, a Parigi, Washington, a Baden Baden, questo Onegin arriva per la prima volta in Italia; e proprio a Cagliari, dove è anche la prima volta che si mette in scena quest’opera. Un allestimento che lasciava poco spazio a seduzioni visive: una scenografia fatta di superfici piatte e un po’ tristi, come dei pannelli di compensato per bricoleur, che evocavano più unità abitative del periodo sovietico che dimore nobiliari, che lasciavano solo intravedere scorci di un bosco di betulle (nel primo atto) o di una sala da ballo (nel secondo), che diventavano claustrofobico fondale nella stanza di Tat’jana, o il mesto ingresso di un palazzo nel terzo atto. Poche anche le danze, che solo si sentivano o si intravedevano, molto tradizionali i costumi di Agostino Cavalca (a parte quello caricaturale di Triquet). Ad animare lo spettacolo ci pensavano le luci, con effetti radenti e giochi di ombre (quasi munchiani nella scena della lettera) e gli efficaci movimenti dei personaggi e delle masse corali. Anche Michail Jurowski, dal podio, staccava tempi assai rapidi e metteva in evidenza più che la trama di colori, il dinamismo della partitura, le sue pulsazioni ritmiche, i culmini emozionali. Ottimo Roberto Frontali nel ruolo di Onegin, anche se la sua voce mancava di quel carattere giovanile cui teneva molto Caikovskij. Carattere che invece non mancava alla Tat’jana di Marina Rebeka, soprano lettone reduce da successi rossiniani, e qui ammirata per la freschezza dell’emissione, i suoni sempre a fuoco, il fraseggio raffinato anche se poco espansivo. Più malcerta la tenuta vocale degli altri cantanti, bravi però a supplire alle carenze vocali con un mestiere consumato.

Interpreti: Tat’jana Marina Rebeka Evgenij Onegin Roberto Frontali Larina Tiziana Tramonti Ol’ga Elena Belfiore Filippevna Cinzia De Mola Lenskij Vsevolod Grivnov Il Principe Gremin Giorgio Surian Triquet Jan Thompson Žarseckij Alessandro Senes Un capitano della guardia Francesco Musinu Contadini Alessandro Bellanova, Mirko Secci

Regia: Patrice Caurier e Moshe Leiser (ripresa da Jean-Michel Criqui)

Scene: Christian Fenouillat

Costumi: Agostino Cavalca

Coreografo: Luigia Frattaroli

Orchestra: Orchestra del Teatro lirico di Cagliari

Direttore: Michail Jurowski

Coro: Coro del teatro lirico di Cagliari

Maestro Coro: Fulvio Fogliazza

Luci: Christophe Forey

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