Cercasi felicità

Il regista Giulio Ciabatti getta un ponte tra difficile rapporto tra le due sorelle del lavoro di Brecht-Weill e l'altrettanto conflittuale ménage familiare inserito da Bernstein nella sorridente America anni'50, due situazioni legate all'eterna ricerca umana di una felicità terrena e al prezzo che si paga, fatto di rinunce, compromessi e ipocrisie. Ottimo il cast vocale, con un personale successo per Danela Mazzucato.

Recensione
classica
Teatro Lirico Giuseppe Verdi Trieste
Kurt Weill
12 Aprile 2008
Un pubblico attento ma non folto ha ampiamente applaudito l'inedito dittico proposto al Teatro Verdi di Trieste: "Die sieben Todsünden", ultimo lavoro nato dalla collaborazione di Kurt Weill con Bertold Brecht, e "Trouble in Tahiti", atto unico di Leonard Bernstein. Nell'abbinamento il regista Giulio Ciabatti ha inteso sottolineare la ricerca di una felicità terrena comune a entrambi i titoli: mentre nel primo sono sottolineate le necessarie rinunce alla spontaneità e al desiderio interiore, nel secondo viene rivelato il pesante prezzo pagato per la raggiunta sicurezza economica. Tra le stazioni ferroviarie sullo sfondo della storia di Anna I e Anna II, luoghi di transizione nel percorso verso l'agognata casetta in Louisiana, e i grattacieli newyorkesi che si elevano alle spalle dei coniugi Sam e Dinah, incapaci di affrontare i problemi di incomunicabilità ma perfettamente inseriti in una società improntata a un sorridente consumismo, è emersa comunque la differente cifra stilistica dei due compositori. Eccellenti Daniela Mazzucato - che in Weill ha saputo modulare una vocalità sospesa tra recitazione e canto vero e proprio, mentre nel lavoro di Bernstein ha reso con grande espressività le frustrazioni di Dinah - e Gezim Myshketa - un Sam in apparente equilibrio tra il successo sociale e il fallimento affettivo. Molto bravi anche gli interpreti impegnati nella famiglia di Anna I e Anna II, e soprattutto quelli dell'effervescente Trio Jazz, icona radiofonica che reclamizza il vincente modello americano. Ottimo il contributo dei ballerini, specie in Weill, meno brillante l'orchestra, che sotto la guida di Will Humburg, non è sembrata sufficientemente duttile nel calarsi dentro i diversi linguaggi musicali, dal cabaret al ragtime, che caratterizzano questi due lavori.

Note: ATTENZIONE: TRATTASI DI DITTICO (I sette peccati capitali e Trouble in Tahiti) Personaggi Weill: Daniella Mazzucato, Anna I Francesca Zaccaria, Anna II La famiglia: Gianluca Bocchino, Andreas Jaeggi, Nicolò Ceriani, Alessandro Svab Personaggi Bernstein Daniella Mazzucato, Dinah Gezim Myshketa, Sam Trio Jazz: Manuela Bisceglie, Gianluca Bocchino, Giuliano Pelizon Orchestra del Teatro Verdi di Trieste Maestro concertatore e direttore: Will Humburg ALTRE INFO su: http://www.teatroverdi-trieste.com/verdi2007/0.StagioneLirica0708/08.Dittico/3.Locandina.htm Regia: Giulio Ciabatti

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