Boccadoro LOST
Carlo Boccadoro dirige a Torino al Piccolo Regio Laboratorio la sua opera "per ragazzi" tratta dala romanzo di Stevenson
Recensione
classica
Il Piccolo Regio è piccolo, e questo spettacolo è concepito per i piccoli (lo stanno vedendo anche al S.Carlo di Napoli sempre con la regia di Claudio di Palma, che ha curato la messinscena che è andata in prima assoluta nel 2007 a Narni, per OperaInCanto). Ma la partiturina che Carlo Boccadoro ha scritto per questo "Robinson", pensata per proporre l'opera lirica a un pubblico scolarizzato, non è affatto piccola: è difficilissima! Qui a Torino i sei musicisti del Laboratorio Ensemble sotto la bacchetta del compositore-direttore l'hanno eseguita con una raffinatezza squisita, mettendo a disposizione dei due cantanti (il flessibilissimo e chiarissimo Roberto Abbondanza, e il soprano Eleonora Contucci evidentemente in difficoltà in un canto così "crossover" come quello pensato per la cantante) una tessitura deliziosa, un po' Parigi & Poulenc. Boccadoro, sul libretto "fanciullesco" di Dario e Lia Del Corno, cita Puccini, Rossini, Mozart, apre il book degli esempi e lo mostra ai ragazzini spettatori, e in un plot che corre come un lampo (tutto dura un'ora) lascia la sua ennesima testimonianza di come essere contemporanei oggi sia questo tirarsi su le maniche, lavorare, girare per l'Italia, e stare ben vivi a tenere vivi un linguaggio che può non naufragar su un'isola deserta di cultura abbandonata: vogliamo il "Robinson" di Boccadoro nella quarta serie di LOST!
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