Betulia suggestiva
Nell'ambito della rassegna "Creator - Faenza musica sacra", dopo una giornata di studi dedicata a "Betulia liberata" di Jommelli, l'oratorio a quattro voci, coro e strumenti del compositore napoletano è stato eseguito nella chiesa di S. Agostino dall'Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Esecuzione efficace e suggestiva che ha registrato un meritato successo.
Recensione
classica
Tra i percorsi di valorizzazione del patrimonio musicale del passato, il tracciato segnato dalla musica sacra rappresenta certo uno dei filoni più fecondi. In quest'ottica la rassegna "Creator - Faenza musica sacra" promuove la riscoperta di questo repertorio attraverso il duplice canale della riflessione musicologica e della prassi esecutiva: attività dedicata, per questa seconda edizione, alla "Betulia liberata" di Niccolò Jommelli. Dopo la giornata di studi che ha registrato i contributi di Fabbri, Facchini, Stroppa, Bianconi, Mellace e Pitarresi, l'oratorio a quattro voci, coro e strumenti del compositore napoletano è stato infatti eseguito nella chiesa di S. Agostino dall'Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Fin dalle prime note dell'edizione critica di Pitarresi qui proposta, emerge il fascino misurato di una scrittura che testimonia la significativa consapevolezza storica e stilistica di Jommelli. Elementi, questi, scaturiti fin dalla pagina strumentale iniziale, che si riverberano nel corso dell'intero oratorio grazie ai caratteri delle linee vocali affidate ai quattro solisti che incarnano Giuditta, Ozìa, Achior e Carmi. All'ascolto emerge una varietà espressiva che l'interpretazione guidata da Dantone evidenzia con buona misura, riuscendo a valorizzare l'equilibrio tra il dato timbrico strumentale e gli interventi solistici.
Orchestra: Accademia Bizantina
Direttore: Ottavio Dantone
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Jonas di Carissimi e Vanitas di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento
classica
Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.