Leonora e Manrico infiammano il Regio di Parma

Un "Trovatore" catapultato nell'Ottocento ha aperto il Festival Verdi 2006, proponendo un allestimento del Covent Garden di Londra e Teatro Real di Madrid. Discreta e funzionale la regia di Moshinsky. Bene nel complesso il cast vocale, con Alvarez che debuttava nel ruolo di Manrico e Cedolinis che sostituiva Raspagliosi. Personale e raffinata la direzione di Palumbo. Pubblico entusiasta.

Recensione
classica
Fondazione Teatro Regio di Parma Parma
Giuseppe Verdi
28 Aprile 2006
Un "Trovatore" catapultato nell'Ottocento ha aperto il Festival Verdi 2006, proponendo un allestimento del Covent Garden di Londra e Teatro Real di Madrid. Le scene, curate dal gusto di Dante Ferretti, hanno presentato differenti ambientazioni che andavano dall'ampio e spoglio colonnato della prima parte a una specie di sala caldaie a carbone in luogo del "diserto abituro" che apre la parte seconda, per poi passare dalle grandi strutture in ferro e vetrate - tra stazione ed esposizione universale - alle massicce strutture ad ampie arcate, adattate alle scene seguenti grazie a elementi come cannoni o la grande parete di sbarre della prigione. In questi ambienti si muovevano i personaggi secondo la regia di Elijah Moshinsky, segnata da una discrezione - eleganti i costumi di Anne Tilby - che, nel complesso, nulla ha tolto e nulla ha aggiunto all'impianto drammaturgico verdiano. In scena il conte di Luna sicuro di Roberto Frontali, una Marianne Cornetti che, soprattutto nella parte finale, ha saputo stagliare con finezza il ruolo di Azucena, un Marcelo Alvarez che, debuttando nel ruolo di Manrico, ha infuso la sua personalità vocale e interpretativa in un personaggio nel complesso coerente e una Fiorenza Cedolinis che - chiamata a sostituire l'indisposta Annalisa Raspagliosi - ha dato prova di conoscere bene, per arte e mestiere, il profilo di Leonora, qui restituita in una dimensione decisamente passionale. Renato Palumbo ha offerto una lettura musicale sicuramente personale, tanto ricca di sapienti sfumature quanto incline a un lavoro a blocchi indipendenti. Una scelta che, comunque, non ha mancato di regalare momenti ispirati e coinvolgenti, anche grazie all'impegno dell'orchestra e di un coro sempre in costante crescita. Pubblico entusiasta, a scena aperta e alla fine.

Note: Allestimento della Royal Opera House Covent Garden di Londra

Interpreti: Il conte di Luna ROBERTO FRONTALI; Leonora ANNALISA RASPAGLIOSI; Azucena MARIANNE CORNETTI; Manrico MARCELO ALVAREZ; Ferrando FELIPE BOU; Ines ELENA BORIN; Ruiz SAVERIO FIORE; Un vecchio zingaro EMILIANO ESPOSITO; Un messo AMLETO FERRELLI; Compagne di Leonora, religiose, familiari del conte, soldati, zingari e zingare

Regia: ELIJAH MOSHINSKY

Scene: DANTE FERRETTI

Costumi: ANNE TILBY

Orchestra: ORCHESTRA DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Direttore: RENATO PALUMBO

Coro: CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Maestro Coro: MARTINO FAGGIANI

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