Il rimbombante Bruckner di Ozawa

L'interpretazione del magnifico Ozawa della Sinfonia n. 9 di Bruckner, secondo la volontà del compositore collegata senza soluzione di continuità al "Te Deum", è sfilata come un'immagine vista attraverso un vetro appannato. Viene il dubbio che forse solo le prime 4 o 5 file, dove spesseggiavano i porporati, avranno magari potuto apprezzare l'esecuzione...

Recensione
classica
Basilica di San Paolo fuori le Mura Roma
28 Novembre 2005
Il Festival Pro Musica e Arte Sacra promuove il restauro di opere d'arte sacra, grazie a concerti che pur a ingresso gratuito consentono agli spettatori di elargire donazioni. Devoto alla musica sacra, il Festival si pregia anche di riportarla nei luoghi per cui sarebbe stata composta, vale a dire nelle chiese e, per lo specifico, nelle quattro basiliche capitoline. Questo impegno alto e severo tuttavia viene adempiuto senza seriosità ma con una certa qual disinvoltura: quest'anno infatti, dopo la Messa solenne con il canto gregoriano che in San Pietro tradizionalmente apre la rassegna, nessuna delle opere in programma è stata composta espressamente per un'esecuzione in chiesa. Il "Te Deum" di Bruckner di questo concerto è stato eseguito per la prima volta alla Filarmonica di Vienna; negli appuntamenti precedenti lo "Stabat Mater" era stato composto da Rossini per la Salle Ventadour di Parigi, mentre il "Vespro della Beata Vergine", di cui si ignora il luogo della prima esecuzione, non risale al magistero di Monteverdi alla Basilica di San Marco a Venezia, come si legge incredibilmente, o forse solo capziosamente, nel programma di sala, ma era stato commissionato e dunque destinato alla corte mantovana. Che la musica sacra sia identificabile tout court con la musica da chiesa è assunto impreciso, e la gioiosa disinvoltura nella proposta culturale di certo ha ripercussioni nei concerti: come esempio valga l'ostinazione di far suonare nel rimbombante chiesone di San Paolo fuori le Mura un complesso raffinato come i Wiener Philarmoniker, ospite fisso della rassegna nell'appuntamento clou. E così l'interpretazione del magnifico Ozawa della Sinfonia n. 9 di Bruckner, secondo la volontà del compositore collegata senza soluzione di continuità al "Te Deum", è sfilata come un'immagine vista attraverso un vetro appannato. Viene il dubbio che forse solo le prime 4 o 5 file, dove spesseggiavano i porporati, avranno magari potuto apprezzare l'esecuzione, e non rimane che fare i complimenti ai viennesi e al giapponese per come riuscivano ad andare a tempo nonostante il rimbalzo dell'eco nello Scherzo –alta scuola davvero!

Note: Organizzatori Festival pro musica e arte sacra

Interpreti: Genia Kühmeier (soprano), Monica Groop (mezzosoprano), Herbert Lippert (tenore), Günther Groissböck (basso)

Orchestra: Wiener Philharmoniker

Direttore: Seiji Ozawa

Coro: Wiener Singverein

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