L'importante ruolo del coro e poi le danze, i recitativi che da secchi diventano accompagnati e sfociano senza "tagliente divario" nelle arie, che a loro volta sono libere da schemi fissi e alternano parti distesamente cantabili e ariosi semideclamatori. Questo Cimarosa aveva sicuramente letto Algarotti e ascoltato Gluck, oppure era arrivato alle stesse conclusioni seguendo un proprio percorso: e San Pietroburgo gli aveva dato i mezzi (compresa un'orchestra nutritissima) per metterle in pratica. Rispetto a Gluck c'è però una differenza fondamentale: al vertice resta sempre il canto. Le voci si lanciano in sovracuti, soprattutto Cleopatra, e infilano vocalizzi su vocalizzi, oppure si abbandonano alle tenere melodie cimarosiane, impregnate di languore e sensualità. Ma se manca una vera drammaticità, la colpa è anche del libretto, che, ignorando il contesto storico, presenta Cleopatra e Antonio come due amanti sospirosi. Alla fine i due s'imbarcano tra cori esultanti, come in un lieto fine qualunque, ignorando che la loro destinazione è Azio.
Opera bella e storicamente importante, che rivela un aspetto insospettabile di Cimarosa, "Cleopatra" ha ora avuta la prima rappresentazione moderna, dopo un'esecuzione in forma di concerto a Graz. Lucio Gabriele Dolcini ha assunto in toto la responsabilità della messa in scena: sobria scena fissa sobria neoclassica, con eleganze esotiche della corte di Cleopatra e spettacolari arrivi e partenze di navi a ravvivare una vicenda inesistente più che statica. Da valutare complessivamente positiva la prova dei cantanti, tenendo conto della loro giovinezza, da una parte, e delle difficoltà, dall'altra. Sabrina Vianello (Cleopatra) ha physique du rôle e acuti facili, Francesca Sassu (Antonio) è un po' pallida ma diligente, Francesco Santoli affronta spavaldamente la terribile aria tenorile di Domizio. Laurent Campellone dirige con fuoco e autorità. Nessuno sembra molto esperto dello stile necessario.
Note: Nuovo allestimento del Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli" di Spoleto
Interpreti: Silja Schindler / Sabrina Vianello, Tullia Mancinelli /
Francesca Sassu,Tania Bussi /Grazia Doronzio, Pablo Cameselle / Francesco Santoli
Regia: Lucio Gabriele Dolcini
Scene: Lucio Gabriele Dolcini
Costumi: Lucio Gabriele Dolcini
Coreografo: Gisella Johnson
Orchestra: OTLiS - Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale
Direttore: Laurent Campellone
Coro: Coro del Teatro Lirico Sperimentale
Maestro Coro: Claudio Fabrizi