La Zwei-Mann Orchester di Kagel a Montecarlo

Evento clou del prossimo Printemps des Arts di Montecarlo sarà la Zwei-Mann Orchester di Mauricio Kagel: gigantesca macchina orchestrale il cui assemblaggio necessitò di tre anni di lavoro.

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Evento clou del prossimo Printemps des Arts di Montecarlo sarà la Zwei-Mann Orchester di Mauricio Kagel: gigantesca macchina orchestrale progettata nel 1973, costituita da 250 oggetti sonori il cui assemblaggio necessitò di tre anni di lavoro. Per far funzionare questo gigantesco marchingegno, dedicato "alla memoria di una istituzione in via di estinzione: l'orchestra", servono due musicisti-macchinisti, che muovono corde, pedali, manovelle, pulegge, e altri comandi meccanici o semi meccanici, azionando ogni sorta di fonte sonora: giocattoli, strumenti tradizionali, una cetra con le corde strofinate da una spazzola metallica, una grancassa con una mano ingessata, una arpa dotata di un braccio articolato. I due esecutori sono come imprigionati in mezzo a questo labirinto di oggetti, tra gomitoli di spago, paranchi, cinghie di trasmissione: vittime di un mostro meccanico che appare un po' come una discarica, un po' come una stanza delle torture, che è un po' istallazione un po' opera teatrale. Ispirato agli antichi menestrelli e ai moderni uomini-orchestra ambulanti, musicisti bardati di una grande quantità di strumenti, questo lavoro sottolinea anche la cesura qualitativa che c'è stata nell'evoluzione degli strumenti musicali con l'avvento dell'elettronica. Rispetto al mondo civilizzato del computer, dove si possono ottenere i suoni desiderati semplicemente premendo dei tasti, distanziando lo strumento dal corpo dell'interprete, la meccanica caotica di Zwei-Mann Orchester appare come qualcosa di assurdo, sporco, primitivo, ma anche di fisico e vitale. Al Théâtre Princesse Grâce il 5, il 6 e il 7 aprile.