Giovani voci al Comunale

La stagione 2009/2010 del Teatro bolognese

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La ricetta di Marco Tutino in questi tempi di crisi non sfugge fin dalla prima occhiata al cartellone 2010 del Teatro Comunale di Bologna. I tempi duri combattono con il rinnovamento, a cominciare dalla modifica dei tempi di programmazione che inaugureranno la stagione secondo l'anno solare. Si rinnovano anche le forme artistiche, con la reintroduzione del balletto (Aterballetto e MaggioDanza) e con l'opera contemporanea (ben due titoli: la ormai storicizzata Powder her face e il nuovo allestimento di Orfeo9 di Tito Schipa Jr.). Tuttavia il cambiamento di maggior rilievo sembrerebbe provenire dalle compagnie di canto. Lo svecchiamento tanto agognato in tutti i nostri teatri d'opera, a Bologna comincia proprio dal palcoscenico, e il vero e proprio filo conduttore della stagione 2010 può essere rintracciato nella presenza di artisti di primo livello, ideali mattatori, coadiuvati dalle forze fresche di talentuosi giovani sconosciuti della Scuola dell'Opera nata in seno al Teatro Comunale stesso. Il primo dei sei "tradizionali" titoli d'opera sarà Salome in una nuova produzione tutta italiana ideata da Gabriele Lavia con Nicola Luisotti sul podio e una compagnia di canto nella quale spicca Nadja Micheael nel ruolo del titolo. Febbraio sarà invece il mese di Idomeneo per la direzione del giovane direttore principale Michele Mariotti e la regia di Davide Livermore. A seguire, un Elisir d'amore targato Scuola dell'Opera e capitanato da Michele Pertusi. L'atmosfera si scalda poi a maggio con Carmen secondo Michele Mariotti, nell'allestimento della Latvian National Opera di Riga e con lo charme di Nino Surguladze nei panni della gitana, della delicata Alessandra Marianelli come Micaela e Simone Alberghini per Escamillo. Abbiamo poi il pucciniano Edgard (giugno), nell'allestimento già visto a Torino che porta la firma di Lorenzo Mariani (nella foto), con José Cura e Svetla Vassileva nei ruoli principali. La chiusura è affidata a un classico, La Traviata, che sicuramente tornerà a nuova vita grazie al binomio Michele Mariotti e Alfonso Antoniozzi, nella sua nuova e azzeccata veste di regista: annunciata è la grande Violetta di Mariella Devia. ( a.r.)

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