Auditorium per tutte le musiche

La stagione del "Manzoni" bolognese

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C'è, nella nuova stagione dell'Auditorium Manzoni di Bologna - la seconda della sua storia dalla riconversione dello spazio - l'espressione di un credo trasversale che, pur riconoscendo le contingenze del momento storico, ridona alla musica quella valenza culturale e sociale sempre più a rischio oscuramento. E' un cartellone energizzante, quello firmato da Giorgio Zagnoni (nella foto), che dell'ex-cinema bolognese, oggi gemma cittadina in cui fanno volentieri tappa tanti grandi della scena internazionale, è direttore artistico. Lo presenta insieme ad Alberto Veronesi, stesso ruolo ma nella Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, orchestra in residenza al Manzoni nata quasi in sync con la nuova vita dell'auditorium. "Ci sono valori e qualità in ogni genere musicale", dice Zagnoni. "Noi abbiamo cercato di creare un percorso che va dal pop alla classica, ben sapendo che il pubblico da intrigare con le nostre proposte era diverso da quello che frequenta le altre grandi stagioni bolognesi". Non a caso il 2008/2009 ha registrato, sul totale del pubblico, un favoloso 30% di giovani e giovanissimi. Le novità? Oltre alla residenza della Filarmonica che consolidiamo con cinque concerti, abbiamo inserito la 'musica comica', con il doppio debutto, rispettivamente bolognese e italiano, di Igudesman&Joo e della Spaghetti Western Orchestra. Prosegue poi, ma centrato quest'anno sulle sonorità dei popoli migranti dell'Europa, anche il progetto Etno Jazz Pan Orchestra". Così, nella stagione che apre il 21 settembre con Gloria Gaynor, convivono Ludovico Einaudi e Mariella Devia, i Take 6 Roberto Bolle (sì, c'è spazio anche per la danza!), Bobby Mc Ferrin e, appunto, la Filarmonica. "Crediamo molto in un'orchestra che, oltre a collaborare con strutture prestigiose del territorio e stipulare convenzioni con realtà significative del tessuto produttivo, sia portavoce di una collettività nel mondo", dice Veronesi che, proprio per la FTCB, sta portando avanti significativi progetti internazionali. Lo vedremo sul podio il 4 ottobre, solista al pianoforte Ivo Pogorelich. Il 22 novembre l'orchestra sarà diretta da Gerd Albrecht (Mozart e Brahms), mentre il 23 dicembre c'è già grande attesa per un concerto di Natale con il quartetto vocale dei New York Voices (da Gershwin a Jobim). Nel 2010, il 22 febbraio e il 16 marzo, arrivano invece a dirigere la Filarmonica Philippe Entremont e Sir Neville Marriner. (i.marz.)

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