La "Pagina bianca" di Pilar

L'11 prima mondiale a Madrid per l'opera della cantante e compositrice Jurado

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La direzione artistica di Gérard Mortier al Teatro Real di Madrid, in linea con un'impostazione che ha voluto dare alla stagione 2010/11, molto attenta al repertorio moderno, si accinge a mandare in scena il prossimo 11 febbraio un'opera contemporanea, commissionata all'eclettica compositrice, cantante e direttrice d'orchestra Pilar Jurado. Classe 1968, la Jurado è nota come interprete vocale di opere prime di autori contemporanei come Luis Pablo, Tomas Marco, Josè Luis Turina, Brian Ferneyhough, Franco Donatoni, ma che si muove con grande disinvoltura nei territori del repertorio barocco, ma anche del jazz e della canzone. Come compositrice è presente sulla scena musicale spagnola ed europea in numerosi festival; estimatrice di Ligeti e Messiaen, dichiara di non volersi conformare a nessuna scuola o tendenza. Autrice anche del libretto ed interprete con la sua voce del personaggio di Aisha Djarou (anagramma del suo stesso cognome), essa s'impone quindi prepotentemente al centro di quest'operazione, decisamente coraggiosa e, possiamo dire, anche unica nel suo genere: anche per il ruolo che il Teatro Real ha voluto dare ad una donna, nell'affidarle questa commissione. Opera dentro l'opera "La página en blanco" si presenta come un lavoro composito che guarda alla cinematografia, ai thriller; con tematiche che si vogliono espandere come in un sistema concentrico di significazioni, dove la pagina bianca può essere l'uomo stesso, con la sua solitudine, ma anche il futuro con le sue incertezze. Una drammaturgia che si dipana come parabola delle vicende di un compositore contemporaneo, con le problematiche connesse con il confronto con i computer, con i robot ma che pare guardare anche ad un passato, da cui affiorano la ammonizioni dell'Apocalisse. (Foto dalle prove di Javier del Real)
Fabio Zannoni

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