L'Italia senza Cultura?
In attesa della legge quadro per lo Spettacolo
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In una conferenza stampa presso l'Auditorium della Conciliazione, l'on. Gabriella Carlucci (responsabile nazionale Cultura e spettacolo dell'Udc) e l'on Luciano Ciocchetti (già componente della Commisione Cultura alla Camera dei Deputati), hanno lanciato una domanda cruciale, dalla quale partire per fare un bilancio di un lavoro già svolto: "L'Italia senza Cultura?". Il lavoro in questione è quello che ha svolto la VII Commissione per approvare all'unanimità il testo della Legge quadro sullo spettacolo dal vivo, bloccato poi dallo scioglimento delle camere. Come ha sottolineato Ciocchetti la crisi del momento presente riguarda i modelli di sviluppo, è un problema internazionale, non dipende solo dall'Italia uscirne fuori, anche se il nostro paese soffre alcune particolari: l'Italia ha infatti praticamente abbandonato cultura, spettacolo e turismo. Gabriella Carlucci ha chiaramente ricordato che il titolo della conferenza stampa non è provocatorio, ma è una previsione: se non cominciamo a ragionare di come occuparci di questo settore (spettacolo, beni culturali, turismo) - per il quale assistiamo dal 2001 a un lento suicidio, dal momento che non è stato fatto nulla né in fatto di leggi né in fatto di organizzazione generale - per il nostro paese si prospetta un triste futuro. Per quanto riguarda il settore musicale l'on. Carlucci ha ricordato quello che ero lo stanziamento originario del Fus (900 milioni di euro, contro gli attuali meno di 300), una situazione che sembra appartenere a un altra era geologica. Per questo, a nome del Dipartimento Cultura e Spettacolo dell'Udc, è stata presentata una dettagliata "Agenda per il sistema della cultura in Italia", nella quale - oltre all'approvazione della Legge quadro sullo spettacolo - sono fissati molteplici obiettivi per il rilancio di un settore così vitale. Dai numerosi successivi interventi sono emerse molteplici testimonianze che hanno sottolineato come la cultura e il suo rapporto col mercato siano motore di un possibile rilancio dello sviluppo del nostro paese. Tra questi interventi, particolarmente forti quelli di Alessandro Berdini (Presidente dell'Associazione teatrale tra i Comuni del Lazio), di Mario La Torre (estensore della legge sul tax credit e tax shelter al settore del cinema) e di Roberto Grossi (Presidente di Federculture).
Giorgio Cerasoli
Giorgio Cerasoli
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