Tutti i colori di Spoleto

Il prossimo 28 giugno non sarà la musica, come vorrebbe la tradizione, a inaugurare il Festival dei Due Mondi ma uno spettacolo tra prosa e danza, "The piano upstairs" di John Weidman, di cui sono protagonisti Alessandra Ferri, che torna eccezionalmente a danzare dopo il suo ritiro dal palcoscenico, e l'attore Boyd Gaines. La musica entra in scena il giorno dopo con "Il matrimonio segreto" di Cimarosa. È una coproduzione tra Spoleto e il Massimo di Palermo, con la regia e le scene di Quirino Conti e i costumi di Piero Tosi, altro gradito ritorno in teatro; l'Orchestra del Petruzzelli sarà diretta da Ivor Bolton. Secondo spettacolo operistico è un dittico di opéra bouffe, con "Croquefer" e "Tulipatan" di Offenbach diretti da Christophe Grapperon e messi in scena da Jean-Philippe Salério. L'altro vertice del programma musicale è il concerto di chiusura in Piazza del Duomo del 14 luglio, con la Filarmonica della Scala diretta da James Conlon in un "Verdi Wagner gala". Tre spettacoli avranno come protagonisti alcuni personaggi diversissimi tra loro, che hanno avuto però tutti e tre un ruolo importante nella musica del loro tempo. A San Filippo Neri è dedicato l'oratorio "Paradiso, Paradiso" di Monsignor Marco Frisina. Massimo de Francovich sarà Carlos Kleiber in uno spettacolo di Valerio Cappelli e Mario Sesti, con la regia di Pier Luigi Pizzi. "La sciantosa" ci farà riascoltare le canzoni di Elvira Donnarumma con la voce di Serena Autieri. Tanti i concerti spalmati durante i diciassette giorni del festival. Si va da Raphael Gualazzi all'Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, dalla Banda della Guardia di Finanza alle giovani voci dello Sperimentale di Spoleto. Inoltre i tradizionali concerti di mezzogiorno (quest'anno dedicati al pianoforte di Debussy, con contorno di altri autori francesi), la rassegna organistica, i concerti notturni in chiostro e quelli degli allievl Conservatorio di Perugia. Per la danza, oltre al citato spettacolo di apertura, sono attesi MMDG Music Ensemble, diretto da Mark Morris, e L.A. Dance Project, diretto da Benjamin Millepied.
Mauro Mariani