Pocket opera per la Biennale

Venezia: spazio a Biennale College

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Nel presentare i prossimi festival di danza, musica e teatro, il presidente Paolo Baratta ha voluto dare speciale rilievo a Biennale College, a conferma della crescente importanza attribuita dalla Biennale di Venezia allo sviluppo delle attività formative. Per quanto riguarda in particolare la musica, questo progetto lancia una call internazionale (scadenza il 10 giugno) rivolta a giovani talenti per cinque "pocket opera" di dieci minuti, che devono essere proposte in team da compositore, librettista e regista e che saranno poi realizzate con il coordinamento del direttore del festival, Ivan Fedele (nella foto), e rappresentate nel corso dell'anno. Fedele ha poi illustrato il programma del festival vero e proprio, che si svolgerà dal 4 al 13 ottobre. L'inaugurazione avverrà con lo spettacolare Helicopter Quartet di Stockhausen per quattro archi e quattro elicotteri, seguito nella stessa giornata da un concerto dell'Orchestra della Fenice in omaggio a Sofia Gubaidulina, Leone d'oro alla carriera. Il programma è ricchissimo (33 concerti, 30 prime assolute e 10 novità per l'Italia), senza che si abbia l'impressione di supermercato in cui la "merce" è affastellata casualmente, come è quasi inevitabile in questi casi. Giusta attenzione è data ai maestri del recente passato. "La lontananza" di Nono è riproposta con la nuova tecnologia del Wave Field Synthesis, (WFS), un metodo di spazializzazione del suono che avvolge lo spettatore con i suoi 192 altoparlanti e 8 subwoofer e ricrea i cori spezzati della tradizione veneziana. A dieci anni dalla morte, sono in programma vari pezzi di Berio, tra cui "Ophanim", eseguito da voci bianche, come voleva l'autore. Un concerto è dedicato il 10 ottobre a tre compositori - Jonathan Harvey, Hans Werner Henze ed Elliott Carter - scomparsi lo scorso anno. Tra i maestri di oggi Kurtag, Boulez, Maxwell Davies, Saariaho, Manoury, Guarnieri. Tra quelli dell'età di mezzo Luca Francesconi, Michele dall'Ongaro, Fausto Sebastiani. Ma l'attenzione è puntata soprattutto sui trentenni, come Lorenzo Romano, Andrea Mancianti, Clara Iannotta, Federico Gardella, Alessio Rossato e Lorenzo Pagliei., quasi tutti presenti con prime assolute. Torna al festival il teatro musicale, con "Aspern" di Sciarrino (8 e 10 ottobre) e con il dittico formato da "L'aumento" di Vittorio Montalti e "La macchina" di Raffaele Grimaldi (il 9), due commissioni della Biennale coprodotte con il Teatro Studio di Scandicci. Ma è impossibile menzionare tutti gli 81 compositori in programma. Lo stesso vale per gli interpreti, scelti con estrema attenzione, dal Quartetto Arditti a Marco Angius, dai Neuevocalsolisten a Francesco D'Orazio.
Mauro Mariani

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