Dall'Ongaro a Santa Cecilia

Il compositore eletto presidente

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Michele dall'Ongaro è il nuovo Presidente-Sovrintendente e Direttore artistico dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, succedendo a Bruno Cagli, che ha rivestito questa carica negli ultimi dodici anni. Nell'ultima elezione - la prima in cui era sufficiente la maggioranza semplice dei voti - ha avuto 29 preferenze su 56 votanti (22 voti degli accademici sono andati a Giorgio Battistelli, mentre 5 voti si sono dispersi tra altri candidati). Nato a Roma nel 1957, ha studiato al Conservatorio "Santa Cecilia" e si è perfezionato in composizione sotto la guida di Aldo Clementi. Ha svolto intensa attività di interprete ed è stato tra i fondatori dell'ensemble Spettro Sonoro, dedito alla promozione e all'esecuzione della nuova musica. Le sue composizioni sono eseguite da importanti istituzioni nazionali e internazionali e incise in diversi cd monografici. Ha scritto saggi e articoli per varie riviste del settore e un'analisi di tutte le opere di Puccini. Ha insegnato per circa due decenni nei conservatori italiani ed è stato tra i fondatori della Scuola Popolare di Musica di Testaccio a Roma. Da trenta anni lavora con la Rai e ha realizzato molti programmi televisivi e radiofonici di carattere musicale: si ricorda, in particolare per "Petruska", che va in onda settimanalmente su Rai5. È stato presidente dell'Associazione Nuova Consonanza, curatore delle attività musicali permanenti alla Biennale di Venezia, consulente della Fondazione Roma-Europa e, fino a ieri, vicepresidente dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Attualmente è anche sovrintendente dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Interrogato sui suoi progetti per Santa Cecilia, ha risposto che «l'Accademia gode di ottima salute, quindi si tratta non tanto di cambiare strada quanto di proseguire un percorso che l'ha portata a contare su masse artistiche di straordinaria qualità e su uno staff tecnico-artistico che ha pochi rivali in Italia. Questo grazie a Bruno Cagli e ad Antonio Pappano». Quanto alla compatibilità tra le cariche che attualmente ricopre alla Rai e il suo nuovo incarico, ha detto di star valutando le modalità che gli consentano di dedicare a Santa Cecilia il tempo necessario e che probabilmente si metterà in aspettativa alla Rai.

m.m.

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