Lucca in festival

Dal 4 maggio con l'esecuzione di un inedito di Puccini

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Nella foto: l'inedito pucciniano

Si svolgerà dal 4 al 7 maggio a Lucca la terza edizione di “Lucca classica music festival”, quattro intere giornate di una kermesse che coinvolgerà più di trecento musicisti per circa novanta concerti, la maggior parte dei quali ad ingresso gratuito. La rassegna si svolgerà in venticinque sedi diverse, scelte tra le più suggestive dal punto di vista storico ed architettonico. La sequenza dei concerti sarà arricchita da momenti di studio e riflessione interdisciplinari. Promosso e organizzato da Associazione Musicale Lucchese, Teatro del Giglio e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, il Festival si propone di trasformare la città in una sorta di grande palcoscenico, portando la musica fuori dai luoghi tradizionalmente deputati per proiettarla in strade e piazze, nei palazzi storici, nei musei e nelle chiese. Il festival rivolge la propria attenzione pure ai bambini e alle famiglie, con il Teatrino dei Burattini, allestito sulle storiche mura, per raccontare la vita di Luigi Boccherini e le trame delle opere di Giacomo Puccini narrate con le marionette. (www.associazionemusicalelucchese.it, www.luccaclassica.it
)

La commistione di generi e stili caratterizzanti il festival, è possibile grazie alle numerose collaborazioni che gli organismi del festival stesso hanno attivato sin dalla sua nascita, valorizzando principalmente importanti realtà del territorio quali la Fondazione Giacomo Puccini, il Centro Studi Luigi Boccherini, il Lucca Museum, l'ISSM Luigi Boccherini, la Fondazione Centro Studi sull'arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti, i Musei nazionali e Anteprima Vini.

A Boccherini ed al violoncello il festival dedica particolare attenzione, ospitando l’orchestra dei 100Cellos guidata da Giovanni Sollima. Ad arricchire la monografia sullo strumento boccheriniano per antonomasia, si terrà un concorso di composizione promosso dalla Società Italiana del Violoncello con il supporto della Casa Musicale Sonzogno. I partecipanti saranno invitati a comporre un nuovo brano nella notte tra il venerdì e il sabato, durante una clausura notturna interna al Teatro del Giglio. Il componimento vincitore sarà eseguito dai “100Cellos” nel concerto della domenica sera e, in seguito, pubblicato da Casa Sonzogno. Tra gli altri protagonisti spiccano i nomi di Eleonora Abbagnato, insignita del premio Lucca Classica 2017, il fisico Guido Tonelli, Mario Brunello, il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, Andrea Lucchesini e Pietro De Maria, lo psichiatra e direttore della Scuola IMT Pietro Pietrini, gli attori Amanda Sandrelli, Sonia Bergamasco e Giuseppe Cederna.

Evento clou del festival rimane comunque la scoperta e l’esecuzione di brani per organo scritti da un giovanissimo Giacomo Puccini. Gli inediti saranno eseguiti in prima mondiale o, se vogliamo, in prima ripresa in epoca attuale, venerdì 5 maggio nella chiesa di San Pietro Somaldi, dove il giovane Puccini svolgeva la funzione di organista. Ad interpretarli, l’organista e clavicembalista Liuwe Tamminga. Si tratta di ventuno brani, per una durata complessiva di circa quarantacinque minuti, composti da Puccini per un allievo organista e ritrovati grazie ad un accurato lavoro di ricerca, revisione ed approfondimento storico-musicologico effettuato dal Centro Studi Giacomo Puccini e da Gabriella Biagi Ravenni, presidente dello stesso Centro; la ricostruzione si deve al paziente lavoro di Dieter Schickling, Virgilio Bernardoni e della stessa Ravenni.

Per sapere come si sia addivenuti al ritrovamento degli inediti, è opportuno conoscerne il percorso a ritroso con una breve sintesi. Negli anni antecedenti al 1880, il giovane Puccini si dedicò all’attività di organista in varie chiese lucchesi per esigenze economiche: tra esse è accertata la sua pressoché costante presenza in quella veste - regolarmente retribuita - nella Chiesa di San Girolamo, adiacente il Teatro del Giglio ed oggi adibita ad auditorium; lo strumento su cui suonarono Domenico Puccini e il giovane Giacomo, nel 1989 è stato trasferito nella Chiesa di Piano di Conca, nel comune di Massarosa. In quella fase Puccini ebbe un allievo: un tal Carlo Della Nina, sarto di professione ed organista nella chiesa di Porcari, piccolo comune a pochi chilometri da Lucca. Per il Della Nina, Puccini scrisse numerose pagine di musica per organo sulle quali l’allievo doveva esercitarsi: musiche di andamento allegro, brioso, ben distanti dalle seriosità liturgiche; in esse sono inclusi Valzer e addirittura citazioni da Rigoletto (“Questa o quella”). Dopo il trasferimento di Puccini a Milano, quei manoscritti furono custoditi per anni dal Della Nina e, in seguito, della sua famiglia, in particolare da suo nipote Carlo (omonimo del nonno) che, intorno al 1980, le mise in vendita, facendone prima le copie. Ricerche successive condotte da Aldo Berti, hanno permesso risalire all’attuale custode di quelle copie: un discendente del Della Nina emigrato e attualmente residente in USA; dopo contatti epistolari le copie sono pervenute a Lucca. I ricercatori affermano la riconosciuta autenticità del materiale: la grafia è di Puccini; inoltre, su una copia, è ben visibile la sua firma.

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