Un suono italiano per Conlon

Il 4 aprile ultima Cavalleria a Santa Cecilia

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Rara avis. A Roma, due opere liriche contemporaneamente in programmazione! Zauberflöte di Wolfgang Amadeus Mozart nella magica regia di McVicar, al Teatro dell'Opera e Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni all'Accademia di Santa Cecilia (ultime due repliche 2 e 4 aprile) che, benché sia per vocazione un'orchestra sinfonica, rivendica il diritto di proporre di tanto in tanto, ma poi non così sporadicamente, anche il repertorio operistico, in forma concertata e semi-scenica per lo più ma non sempre. La direzione è affidata a James Colon che, giovanissimo, fu scoperto da Giancarlo Menotti e subito portato al Festival di Spoleto. E' la prima volta che dirige un'opera a Santa Cecilia. «Devo confessare che amo moltissimo dirigere le opere in forma di concerto, ma a certe condizioni, perché da l'occasione al pubblico di sentire, sentire in tutti i sensi, l'opera diversamente, ricevendo tutto attraverso la musica. Ho fatto moltissimo Wagner in forma di concerto. Non importa che sia Mozart, Verdi, Wagner o Mascagni... Il pubblico coglie i dettagli, sente molte sonorità dell'orchestra che normalmente non si colgono in un teatro d'opera, in buca. Questo è il primo motivo. Il secondo è che tutte queste opere sono sopravvissute per un secolo o due perché è la musica che contiene la drammaticità dentro di sé. Ascoltare la musica senza la messa in scena, non voglio dire con la distrazione dell'azione teatrale ma, quando il focus è solo la musica, è diverso. Attenzione: non meglio o peggio del teatro ma diverso! Le opere hanno molteplici aspetti. Alcuni di essi possono perdersi nelle produzioni teatrali. A me piace, in particolar modo, fare queste esperienze». Quali sono gli elementi musicali che farà 'scoprire' al pubblico romano? «Un ascolto differente... non so qui a Roma, ma in tutto il mondo è diverso avere i cantanti sulla scena: è un ascolto diverso. Secondo la mia esperienza, la proposizione in forma scenica piace molto al pubblico. Mi auguro anche a quello romano!Per altro, non è una novità qui: il Maestro Pappano fa molte opere in forma di concerto.Inoltre, spesso si tende a mettere Cavalleria come un riempitivo: si fa con cattivo gusto, con mancanza di serietà e rispetto per la partitura. Questo non mi piace» Trova che l'orchestra abbia un suono italiano? «Certo! E' chiaro... » Come lo definirebbe? «Se lo si potesse fare, si potrebbe esportare così come l'olio d'oliva ed il vino! Non si può. E' qualcosa d'innato». Franco Soda

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