A Orvieto la quinta edizione del Festival della Piana del Cavaliere

Concerti sinfonici e cameristici, galà lirici, performance teatrali, masterclass ma anche passeggiate e degustazioni enogastronomiche

News
classica
Palazzo Negroni
Palazzo Negroni

La quinta edizione del Festival della Piana del Cavaliere si svolgerà quest’anno dal 1° al 12 settembre ad Orvieto. Ma già il 29 agosto inizieranno le masterclass di Alto Perfezionamento Musicale. Saranno dunque quindici giorni di grande spettacolo, con un cartellone di ben ventisette eventi, che spaziano tra lirica, arte, performance teatrali, produzioni inedite, concerti e masterclass. A tutto questo si aggiungono vari eventi collaterali come le arti sceniche di teatro-danza e di teatro musicale, le conferenze tematiche, le passeggiate e degustazioni enogastronomiche. Il Festival sarà dunque una vera e propria immersione nella musica e anche nella storia, nella tradizione e nella cultura del territorio orvietano.

È questa la prima edizione che si svolge in Umbria ma il festival ha alle spalle l’esperienza maturata nei territori che lo hanno ospitato negli anni passati e conferma e rafforza la volontà di incoraggiare la cultura in tutte le sue sfaccettature artistiche e di concorrere allo sviluppo dello spettacolo dal vivo, proseguendo la mission  di un progetto nato con lo scopo di promuovere la cultura di qualità e il talento dei giovani artisti emergenti.

Il titolo di quest’edizione è Coincidenze  ed è ispirato all’anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e dei 100 anni dalla nascita di Leonardo Sciascia: due figure molto distanti nel tempo e dunque inevitabilmente differenti a livello umano ed artistico, ma che sono parte fondamentale della cultura a cui apparteniamo. “Da questa coincidenza - rivela la direttrice artistica Anna Leonardi - ne susseguono tante altre, che animeranno ogni spettacolo del Festival”.

Ad aprire il festival sarà il Quartetto di Cremona, una delle realtà cameristiche più interessanti a livello italiano e internazionale, che eseguirà musiche di Verdi e Saint-Saëns, in omaggio al 120° anniversario dalla morte del primo e al 100° anniversario dalla morte del secondo. Si proseguirà con la prima edizione del Premio AISICO per l’Arte e la Cultura, promosso dal main sponsor del festival: il 4 settembre nella cornice del Teatro Mancinelli si svolgerà un galà lirico con la consegna del premio a due illustri rappresentanti della nostra tradizione lirica, il tenore Francesco Meli e il soprano Serena Gamberoni, che si esibiranno in un galà lirico con arie d’opera italiane.

Il concerto successivo, intitolato Coincidenze  è una produzione ideata dal Festival della Piana del Cavaliere e realizzata in collaborazione con tre importantissimi festival europei: l’accademia Chigiana di Siena, il Festival Gaudeamus di Utrecht e il Festival Impuls di Berlino. Il progetto consiste in tre lavori per orchestra e voce recitante su testi di Dante e Sciascia commissionati a tre giovani compositrici - Daria Scia, Livia Malossi e Beste Ozcelebi - scelte dai festival partecipanti al progetto. L’esecuzione sarà affidata alla Filarmonica Vittorio Calamani, orchestra residente del Festival, e diretta dal Maestro Hossein Pishkar. I testi saranno interpretati da Giovanni Drago, giovane attore diplomato alla Scuola Ronconi del Piccolo Teatro di Milano.

Il secondo fine settimana del festival sarà aperto il 10 settembre dagli archi dell’Orchestra Filarmonica Calamani, che accompagneranno una seconda produzione inedita: Storia di un Gesù, il racconto delle coincidenze artistiche che hanno permesso a Pier Paolo Pasolini di incontrare Enrique Irazoqui, che sarebbe stato il protagonista de Il Vangelo secondo Matteo. Questo spettacolo anticipa l’anniversario dei 100 anni dalla nascita di Pasolini, che cadrà nel 2022. Il giorno seguente I Virtuosi del Teatro alla Scala, gruppo cameristico di eccellenza internazionale, daranno un concerto nella scenografica cornice del sagrato del Duomo di Orvieto. Infine, il 12 settembre, Hossein Pishkar dirigerà l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani al Teatro Mancinelli nel concerto di chiusura del Festival, con un programma comprendente la Sinfonia n. 45 di Haydn e la Sinfonia n. 2 di Beethoven: questo concerto è un’altra coincidenza, che si lega alle radici dell’Orchestra e alla storia del Festival. Nel 2021, infatti, ricorre anche l’anniversario dei 100 anni dalla nascita di Vittorio Calamani, dal quale prende il nome l’Orchestra, che dedica questo concerto alla sua memoria con gratitudine e riconoscenza.

 

 

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

Il 2024 ha rappresentato un anno di svolta tra attività di rete, promozione culturale e valorizzazione del territorio

classica

Il 27 novembre Simon Boccanegra inaugura la Stagione 2024-25 dell’Opera di Roma

classica

Era il "papà" del Rossini Opera Festival