Opera commissariata: è polemica

Le critiche di Zeffirelli e Melandri a Bondi

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Il Teatro dell'Opera di Roma commissariato dal Ministro Bondi (il commissario per tre mesi sarà il sindaco Alemanno) non piace al regista Franco Zeffirelli che in questi giorni sta provando a Roma "I Pagliacci" che, scioperi permettendo, dovrebbe andare in scena il 19 maggio, il regista in un'intervista al "Corriere della Sera " ha dichiarato che " i politici dell'opera non sanno nulla, dilettanti che vogliono mettere le mani sul nostro lavoro e invece non lo conoscono" e su Alemanno " Non ha la competenza per occuparsi del Teatro. La mia stima in lui è vacillata: io non m'intendo di politica certo, ma lui di opera?". E contro il commissariamento si è espressa anche Giovanna Melandri, responsabile cultura del Partito democratico:" La politica del Governo e del Ministro Bondi verso gli enti lirici e il teatro è sciagurata. Si potrebbe riassumere così: tirchieria e controllo politico. Tirchieria verso la cultura che da questo Governo viene trattatacome settore da punire con tagli sanguinosi al già misero Fus (l'intero Fus vale molto meno di ciò che si risparmierebbe accorpando referendum ed elezioni). Controllo politico attraverso la scelta di commissariare a raffica anche dove le oggettive condizioni finanziarie non lo richiederebbero (vedi Opera di Roma e allontanamento di Ernani proprio quando l'Opera cresce per spettatori e incassi). Il Pd è convinto da tempo che il sistema di finanziamento del teatro italiano abbia bisogno di unaprofonda riforma che ne razionalizzi i meccanismi di sostegno pubblico, ma questa è l'unica cosa su cui il Governo non è impegnato. Nessuna riformapotrà' mai essere compatibile con la scelta di affamare e controllare politicamente la cultura italiana".

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