Nora Schmid a Dresda
L’attuale sovraintendente dell’Opera di Graz prenderà la guida della Semperoper di Dresda dalla stagione 2024/25
L’attuale sovraintendente dell’Opera di Graz, Nora Schmid, sostituirà Peter Theiler all’Opera di Stato Sassone di Dresda alla scadenza del mandato di quest’ultimo alla fine della stagione 2023/24. Il mandato della neo-sovraintendente avrà una durata quinquennale. “Nora Schmid ci ha convinto con il suo intimo legame e il suo impegno verso la Semperoper, alla cui posizione di rilievo e tradizione assicurerà un futuro promettente” ha dichiarato il Ministro alla Cultura della Sassonia, la cristianodemocratica Barbara Klepsch, sottolineando come con la nomina della quarantaduenne Schmid si compia anche all’Opera di Stato di Sassonia un importante passaggio generazionale. Intenzione già manifestata di recente dalla responsabile della cultura del governo sassone, che aveva fatto intendere una indisponibilità a rinnovare oltre la scadenza alla fine della stagione 2023/24 gli attuali vertici della Semperoper e della Staatskapelle di Dresda, le due storiche istituzioni musicali finanziate dal governo della Sassonia.
Nativa di Berna, per Nora Schmid si tratta in effetti di un ritorno alla Semperoper, dove era stata capo del servizio di drammaturgia dal 2010 e dal 2012 assistente personale della sovraintendente Ulrike Hessler. In seguito all’improvvisa scomparsa della Hessler nel luglio 2012, Nora Schmid aveva fatto parte del comitato artistico temporaneo incaricato di gestire le sorti del teatro fino alla nomina dei nuovi vertici. Dalla stagione 2015/16, la Schmid si è trasferita nella città austriaca di Graz, dove ha guidato l’Opera locale con consensi pressoché unanimi.
Se è presto per le anticipazioni, la neo-nominata sovraintendente ha comunque annunciato la volontà di sviluppare un programma che da un lato si ponga in continuità con la grande tradizione storica di Dresda e del suo teatro lirico, e dall’altro sostenga produzioni nuove, dimenticate o raramente rappresentate senza sottrarsi alla dimensione popolare. “La conoscenza e la continuazione della tradizione sono prerequisiti per osare qualcosa di nuovo”, ha dichiarato.
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