A New York niente musica fino a gennaio
La Metropolitan Opera e la New York Philharmonic annunciano che non riprenderanno la programmazione regolare prima del nuovo anno
Dopo la Metropolitan Opera, anche la New York Philharmonic cancella tutti i concerti fino al prossimo 5 gennaio. Decisione difficile ma obbligata, secondo la manager dell’orchestra Debora Borda: “La nostra preoccupazione principale è la salute e la sicurezza del nostro pubblico, dei musicisti e del personale” A spingere per questa drastica soluzione è il divieto agli assembramenti, che sembra difficile venga sollevato prima della fine dell’anno considerata l’emergenza sanitaria nell’aria di New York a causa del Covid-19.
Per la stessa ragione, qualche giorno fa il direttore generale della Metropolitan Opera, Peter Gelb, ha annunciato la decisione di cancellare i primi mesi della stagione 2020/21 rinviando l’apertura al 31 dicembre con un gala lirico. Per l’impossibilità di garantire prove adeguate alle nuove produzioni di Die Zauberflöte e Don Giovanni firmate rispettivamente da Simon McBurney e Ivo van Hove, verranno ripresi gli spettacoli di repertorio di Juliet Taymor e Michael Grandage. Saltano anche le nuove produzioni di Aida e L’angelo di fuoco, rinviate a stagioni future. Confermata invece la prima newyorkese di Dead Man Walking di Jake Heggie con la regia di Ivo van Hove e la direzione di Yannick Nézet-Séguin, che sarà anche sul podio del Met per Don Giovanni, Die Frau ohne Schatten e Roméo et Juliette. Contrariamente a quanto annunciato, cancellata la pausa di metà stagione in febbraio il teatro resterà aperto per proporre riprese di La bohème,Carmen e La traviata. In marzo, la prevista ripresa di Lulu nella produzione di William Kentridge sarà sostituita dal più popolare Barbiere di Siviglia con la stessa protagonista Brenda Rae.
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