Muti all'Opera?

È stato l'allora sindaco Walter Veltroni a convincere Riccardo Muti a dirigere una serie di spettacoli all'Opera di Roma. Sarà l'attuale sindaco Gianni Alemanno a convincerlo ad assumerne la direzione musicale del teatro della capitale? È più di una semplice possibilità. L'orchestra ne aveva già parlato informalmente con Muti mentre era a Roma per l'"Otello", a dicembre, e aveva avuto una risposta incoraggiante. La scorsa settimana durante l'ormai celebre cena a casa di Bruno Vespa, è venuta la proposta semiufficiale del sindaco, che il direttore sta valutando molto seriamente. Probabilmente vorrà prima vedere l'evoluzione della situazione alla testa dell'Opera, con il sovrintendente Francesco Ernani sfiduciato dal sindaco e con una procedura di commissariamento in corso presso il Ministero per i beni e le attività culturali. C'è anche la possibilità che Ernani si faccia da parte spontaneamente, nel qual caso, secondo i soliti bene informati, sarebbe nominato sovrintendente Maurizio Pietrantonio, attuale sovrintendente a Cagliari, mentre Nicola Sani verrebbe confermato direttore artistico. Irritata la Regione per il decisionismo di Alemanno, che ignora totalmente gli altri soci della Fondazione lirica romana e il cda. Anche i sindacati sono a favore di Ernani, mentre per protesta contro i tagli al Fus viene cancellata l'ultima recita di"Ifighénie" di Gluck diretta da Muti il 29 marzo. Intanto il Ministero per i Beni e le attività culturali ha annunciato di aver avviato un prpocedimento amministrativo nei confronti della Fondazione Teatro dell'Opera di Roma per «consentire l'indispensabile contraddittorio con gli organi stessi sulla valutazione del grado di criticità della situazione di bilancio e sulle misure da adottare nell'immediato futuro per non compromettere la stagione in corso». (m.m.)