L’apertura mediterranea del Festival Wunderkammer di Trieste
L'inaugurazione il 9 novembre
Inizia oggi dalla Tunisia la undicesima edizione del festival triestino Wunderkammer diretto da Andrea Lausi che quest’anno è intitolato Mediterraneo. Musiche e storie da un mare chiuso. Manca un punto interrogativo, ma si potrebbe pensare che il titolo alluda indirettamente anche all’attuale situazione geopolitica, oltre che alla millenaria storia del mare interno che unisce Europa, Africa e Asia. In ogni caso i fratelli Amine e Hamza M'raihi, con i loro ‘ud e kanun, insieme al violinista Baiju Bhatt e al tablista Prabhu Edouard, indiani, e al sassofonista svizzero Valentin Conus presenteranno il loro concerto questa sera al Teatro Miela. Seguiranno il 20 novembre il recital di Rolf Lislevand che suonerà musiche costruite su bassi ostinati; poi il 30 novembre il concerto dell’ensemble PerSonat diretto da Sabine Lutzenberger intitolato Mer amère e dedicato alle musiche della corte francese a Cipro di fine Trecento e inizio Quattrocento; il 2 dicembre il giovane duo Repicco che eseguirà musiche di Stradella, Albertini e Mealli; il 7 dicembre il concerto di Machiko Suto per cembalo con musiche di Storace, Della Ciaja, Geminiani, Babell e Bach; e infine il 12 dicembre la performance della clavicembalista Paola Erdas e del live electronic painter Jean Detheux. In programma anche delle attività rivolte ai giovanissimi, che comprendono le favole musicali ispirate al mondo marino presentate il 24 novembre e l’8 dicembre dal trio Musiconto.
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