La stagione lirica di Francoforte

Tredici nuove produzioni

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L'annuale conferenza stampa del sovrintendente Bernd Loebe (nella foto) comincia con un'appassionata presa di posizione a sostegno del momento critico che l'Opera di Colonia sta attraversando. Qualche giorno fa il sovrintendente Uwe Eric Laufenberg ha minacciato la cancellazione della prossima stagione dei Teatri comunali della città renana, se la Città di Colonia non si impegna a risolvere la difficile sitazione finanziaria. Tale decisione fu presa solo nel 1943-44 nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Fortunatamente la situazione a Francoforte è ben diversa e anche per la prossima stagione Loebe presenta un cartellone ricco di ben 13 nuove produzioni operistiche - di cui due in versione di concerto all'Alte Oper - e 13 riprese, per un totale di ben 26 titoli distribuiti fra i due palcoscenici dell'Opernhaus e del Bockenheimer Depot. Aprirà la nuova stagione il 2 settembre una produzione di "Vanessa" di Samuel Barber che arriva dall'Opera di Malmö. A seguire due nuove produzioni di ascendenza simbolista: il primo di area tedesca, "Der Königskinder" di Emanuel Humperdinck (Sebastian Weigle, dir., e David Bösch, regia; dal 30 settembre), e il secondo francese "Pelléas et Mélisande" di Debussy con la regia di Claus Guth, la direzione di Friedemann Layer e Christian Gerhaher protagonista (dal 4 novembre). Tre i titoli dal repertorio barocco. A Händel saranno dedicate le nuove produzioni del "Giulio Cesare in Egitto" di Händel (Erik Nielsen, dir., Johannes Erath, reg.; dal 2 dicembre) e del "Teseo" (Felice Venanzoni, dir., Tilmann Köhler, reg.; 30 maggio), mentre l'oratorio di Emilio de' Cavalieri "Rappresentazione di anima e di corpo" verrà eseguito in un'inedita versione con integrazioni che il compositore Klaus Lang ha composto u comissione dell'opera di Francoforte (Michael Form, dir., Hendrik Müller, reg.; dal 29 giugno). Inevitabili gli omaggi a Verdi, con la nuova produzione della versione francese de "I Vespri siciliani" (Pablo Heras-Casado, dir., Jens Daniel Herzog, dir.; dal 16 giugno) e a Wagner con la versione in concerto di "Rienzi" (dir. Sebastian Weigle; 17 maggio) che completa così il ciclo delle opere giovanili wagneriane. Opere dei due compositori saranno comunque ben presenti nelle riprese, che comprendono anche due cicli del "Ring des Nibelungen" diretto da Sebastian Weigle e la regia di Vera Nemirova (fra gennaio e febbraio). Completano il cartellone "Il giocatore" di Prokof'ev (Weigle, dir., Harry Kupfer, reg.; 13 gennaio), "Idomeneo" di Mozart (Julia Jones, dir., Jan Philipp Gloger; dal 17 marzo), "La fanciulla del West" di Puccini in una produzione dell'Opera Reale di Stoccolma (Weigle, dir., Christof Loy, reg.; dal 12 maggio). Infine, la tradizionale collaborazione con l'Ensemble Modern si concretizzerà nella produzione al Bockenheimer Depot di "Paesaggio con parenti lontani" (Landschaft mit entfernten Verwandten) di Heiner Goebbels con la regia del compositore e la direzione musicale di Franck Ollu (dal 1 maggio). A conclusione dell'incontro con la stampa, Loebe ha presentato cifre molto positive, a conferma di una gestione che, dal 2002, ha visto aumentare le aperture di sipario da 240 a oltre 320 previste nella prossima stagione, con un pubblico in crescita dal 70% all'89% di vendite di posti disponibili e numero di abbonati da poco più di 8 mila a quasi 12 mila nella stagione corrente. Stefano Nardelli

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