La sfida del Festival Verdi
L'edizione del bicentenario dal 30 settembre
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«È finito il tempo delle piccole gelosie e dei dispetti.» Così ha Federico Pizzarotti - sindaco "cinque stelle" di Parma e presidente della fondazione Teatro Regio - ha chiuso il suo intervento iniziale in occasione della presentazione del Festival Verdi 2013. Un'edizione che, nell'anno in cui si celebra il bicentenario della nascita del compositore, deve fare i conti con la difficile situazione finanziaria della città e del teatro stesso.
Da questa situazione è stato generato un cartellone che si fregia del nuovo marchio tratto da un disegno di Guttuso (donato al Regio dall'Archivio storico Bocchi) e che prevede due allestimenti operistici certi - una ripresa del "Simon Boccanegra" di De Ana e un nuovo allestimento de "I masnadieri" - lo storico "Falstaff" del 1913 a Busseto ancora in forse (non è ancora stata trovata la copertura finanziaria, anche perché, come ha ricordato Fabrizio Cassi in nome dell'amministrazione bussetana: «Il problema è che il teatro di Busseto non attinge al Fondo unico per lo spettacolo»), oltre ad una serie di concerti e incontri divulgativi.
Un programma frutto degli sforzi dell'Amministratore esecutivo Carlo Fontana - che ha palesato in questa occasione la sua disponibilità per il rinnovo del proprio incarico in scadenza il 30 giugno - e del Direttore artistico Paolo Arcà, che non nascondono comunque una situazione ancora preoccupante: «nel 2012 - illustra lo stesso Fontana - il debito è stato ridotto da 9 milioni a 5 milioni e 300 mila euro e il consuntivo trimestrale 2013 è in linea con le previsioni. Il tunnel è ancora lungo ma si intravede un po' di luce.»
Il Festival di Parma - che costa fino ad ora 1,9 milioni di euro, di cui 1 milione dallo Stato e il resto da una fitta schiera di sponsor locali - si apre il 30 settembre con il concerto sinfonico della Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly, e si chiude il 31 ottobre con la Messa da Requiem interpretata dall'Orchestre National De France diretta da Daniele Gatti, impegnati il giorno prima in un omaggio a Wagner. Presente in cartellone anche Yuri Temirkanov alla guida della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma con un repertorio di ballabili e sinfonie di opere verdiane. In programma anche incontri culturali, presentazioni di libri, spettacoli vari, per un'offerta definita da Paolo Arcà «una sfida vinta: fino a pochi mesi fa questo festival non c'era, ora dico con orgoglio che la proposta è di qualità e di alto livello».
Alessandro Rigolli
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