La riscoperta di Bonanni
Un concerto il 30 giugno a Cupramontana
Eccellente contrappuntista, organista e didatta, Nicolò Bonanni (1737-1821) appartiene a quella schiera di musicisti marchigiani la cui perizia artigianale non è riuscita a contrastare l’oblio del tempo. Ma il merito di essere stato il maestro di Gaspare Spontini, di avergli insegnato l’arte della composizione e quella di suonar l’organo, oltre che di averne intuito il genio, sono buoni motivi per far nascere l’interesse intorno al personaggio e riscoprirne la musica. Tanto più che nel 1816, ormai famoso in tutta Europa, Spontini lo ricordava ancora facendogli omaggio da Parigi di un diploma e di una croce.
Il 30 giugno nella Chiesa di San Lorenzo a Cupramontana, dove Bonanni lavorò per decenni come maestro di cappella della Collegiata di San Leonardo, l’Astral Ensemble, orchestra di musica antica fondata dal violista Cristiano Delpriori, al suo debutto, e il coro Vox Poetica di Fermo, diretti da Giulio Fratini, eseguiranno musiche sacre di Bonanni insieme ad un mottetto di Spontini, il cui manoscritto è conservato a Napoli in parti separate. I manoscritti di Bonanni invece, già segnalati dall’ARiM onlus, Associazione Marchigiana per la Ricerca e Valorizzazione delle Fonti Musicali, si trovano nella biblioteca comunale di Cupramontana, lascito della famiglia Dottori, che fra i suoi antenati ebbe Otorino Dottori, uno dei più longevi direttori della banda musicale del paese, che diresse dal 1906 al 1950.
L’evento è patrocinato e sostenuto, tra gli altri, dall’Archeoclub di Cupramontana, dai Comuni di Cupramontana e Maiolati e dalla Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi.
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