Il teatro contemporaneo della Haydn
Con il festival d’Opera 2022 la fondazione Haydn di Bolzano e Trento propone in marzo quattro titoli, due dei quali in prima assoluta
Il festival d’Opera 2022 della fondazione Haydn di Bolzano e Trento propone nell’arco del mese di marzo quattro titoli, due dei quali in prima assoluta, riuniti attorno al filo conduttore di Larger Than Life, espressione del desiderio di raccontare storie di vita reale che hanno poi assunto significati simbolici, a volte superiori al valore della vita stessa.
Il festival partirà significativamente con la prima assoluta di Silenzio/Silence (venerdì 4 marzo al Teatro Studio di Bolzano e domenica 6 al SanbàPolis di Trento), progetto ideato dall’Associazione Culturale Anomalia ETS e vincitore della terza edizione di Fringe, il concorso di teatro musicale promosso dalla Fondazione Haydn per valorizzazione le nuove realtà del territorio.
Il secondo appuntamento, previsto per sabato 12 e domenica 13 marzo al Teatro Sociale di Trento, è rappresentato dall’opera Falcone, il tempo sospeso del volo di Nicola Sani, lavoro del 2007 e ripreso in questa occasione con una nuova regia in concomitanza con il trentesimo anniversario della morte del magistrato ucciso dalla mafia.
Sarà quindi la volta di Toteis di Manuela Kerer (mercoledì 16 e giovedì 17 alla Sala Grande del Teatro di Bolzano), seconda opera proposta in prima assoluta che getta uno sguardo sulla discussa vicenda di Viktoria Savs il cui debutto è stato rinviato a causa della pandemia.
Infine, Powder Her Face dell’inglese Thomas Adés che riaccende i riflettori su Argyll Margaret Campbell, al centro di uno scandalo e di un caso mediatico nella Gran Bretagna degli anni Sessanta (venerdì 25 e sabato 26, ancora al Teatro Comunale di Bolzano).
«Nel nostro viaggio», precisa il direttore artistico di Opera 2022 Matthias Lošek, «incontreremo, lungo le interminabili traversie della natura umana, anche Margaret Campbell, meglio nota come la duchessa di Argyll, donna emancipata, sessualmente libera, che di conseguenza condusse una vita invisa alla upper class e ai media britannici degli anni Sessanta. Una vita larger than life, ma anche più di quanto una società voyeuristica possa concedere. Di tutt’altro genere è il ritratto, firmato da Nicola Sani con la nuova regia di Stefano Simone Pintor, di Giovanni Falcone, figura in realtà isolata dalla realtà in quanto tale e assurta a mito».
«Nel 2022 – prosegue Lošek – andrà finalmente in scena la tanto attesa Toteis di Manuela Kerer, opera il cui debutto è stato rimandato a causa della pandemia, e nella qule Kerer e il librettista Martin Plattner raccontano la storia vera di Viktoria Savs, la ragazza sudtirolese che durante la Prima guerra mondiale seguì il padre al fronte sulle Dolomiti, dove, in circostanze sospette, perse una gamba. Il nazismo non si lasciò sfuggire l’occasione per celebrarla come eroina a scopi propagandistici. Ma la storia di Savs è anche la storia di milioni di persone che si fecero sedurre diventando così complici attivi o passivi di una delle più grandi tragedie del XX secolo. Ad inaugurare il nostro festival – conclude il direttore artistico – troviamo il progetto vincitore della terza edizione di fringe, il format per talenti dell’Euroregione Tirolo/Alto Adige/Trentino che ogni due anni esplora l’humus artistico delle tre regioni. Si tratta di Silenzio/Silence che, prendendo le mosse dall’idea musicale della giovane compositrice già acclamata a livello internazionale Anna Sowa, si dedica in modo bizzarro, poetico ed estremamente piacevole al fenomeno più difficile da descrivere in assoluto: l’amore. Ovvero uno dei temi prediletti dall’opera, reale o meno che sia».
Per informazioni: www.haydn.it.
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