Il San Carlo diventa Digital

Una piattaforma digitale per opere, prove, interviste

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Stéphane Lissner
Stéphane Lissner (Foto Elisa Haberer)

Il Teatro di San Carlo ha presentato ieri 17 dicembre la piattaforma on line San Carlo Digital Opera House, grazie al sostegno della Regione Campania, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, e a TIM che realizzerà l’infrastruttura tecnologica di video live, on demand, portale web e applicazioni per la presentazione, fruizione e acquisto dei contenuti. Non solo spettacoli in streaming, che andranno ad affiancarsi all’attività dal vivo e a creare un archivio digitale, ma anche incontri, interviste con artisti, documentari e contenuti educativi. Si potrà accedere tramite smart TV, computer, smartphone, tablet. “Una iniziativa che andrà avanti anche quando avremo superato questo periodo difficile della pandemia e che affiancherà lo spettacolo dal vivo”, dice il sovrintendente Lissner.

Digitale e sociale sono state le parole più usate dai protagonisti della conferenza stampa, ma traspaiono perplessità circa le strategie per coinvolgere nuovo pubblico. Resta come invogliare a cliccare Puccini e non Achille Lauro, come far capire che in sala l’ascolto senza mediazione è essenziale e che nonostante la tecnologia 4k il suono ci arriverà sempre dalle cuffie di uno smartphone o da due casse di una TV. Se la strategia è nel marketing o nell’informazione, altri teatri in Europa (ROH) già da anni producono trailer di presentazione delle opere, interviste ai cantanti e video dei backstage direttamente sui propri siti. Infine, con questo secondo palcoscenico digitale, i teatri non saranno inevitabilmente più vuoti? Un po' come negli stadi italiani, la partita invece me la vedo comodamente a casa.      

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