Il Regio apre con Verdi

Torino 2013/2014: 13 opere e un tour in Giappone

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Tredici opere, due balletti, uno spettacolo in prima assoluta, un Gala verdiano: il Teatro Regio di Torino presenta il cartellone 2013/2014 con lo slogan "L'Italia in opera": all'interno tre mini festival dedicati a Verdi ("Simon Boccanegra" inaugurale, il 9 ottobre, con Noseda sul podio, "Rigoletto", "Traviata," un Gala Verdiano e la prima assoluta di "Verdi, narrar cantando" con Marco Paolini e Mario Brunello), Rossini ("Barbiere di Siviglia" e "Guglielmo Tell" con Carlos Alvarez e John Osborn), Puccini ("Madama Butterfly", T"urandot", "Tosca", e "Gianni Schicchi" abbinato a Una tragedia fiorentina di Zemlinsky). Christian Arming dirige Flauto Magico, David McVicar firma la regia della "Carriera di un libertino" diretta da Noseda e de Ana è il regista della "Vedova Allegra" che chiude la stagione. Dal 29 novembre all'8 dicembre il Regio sarà a Tokyo con "Tosca", "Messa da Requiem" di Verdi, "Ballo in maschera" e un Gala Rossini, e al Regio ci saranno due spettacoli dell'Opéra de Lyon. Spiega il sovrintendente Walter Vergnano: «L'opera è lo spettacolo più popolare al mondo, l'opera è pop e quindi anche il Regio deve essere pop! Quando abbiamo aperto il Teatro per festeggiare i 40 anni dalla riapertura della sala di Piazza Castello qui sono venute 11.000 persone, questo vuol dire che il legame tra il teatro e la città è strettissimo e quindi, anche se i contributi pubblici continuano a diminuire (dieci anni fa erano 30 milioni e 459.000, adesso sono 21 milioni e 600.000) per la prossima stagione non aumenteremo né il prezzo dei biglietti nè il prezzo degli abbonamenti. Perché come ha giustamente ricordato il vescovo Nosiglia il bello, la cultura deve poter essere a disposizione di tutti, i biglietti non sono economici, lo so, ma in tempi di ristrettezze economiche ci sembrava un bel segnale da dare a chi risparmia, fa sacrifici e rinuncia ad altro per venire una sera a teatro. Noi abbiamo più di 13.000 abbonati, abbiamo venduto più di 250.000 biglietti e chiuderemo il bilancio 2012 con un leggero attivo, cosa che in Italia è molto rara».

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