Il Ravenna Festival 2020 si farà!
Il via il 21 giugno con Muti e la Cherubini, poi circa 40 appuntamenti fino al 30 luglio
A poco meno di un mese dalla consegna al Ministro Franceschini del progetto che proponeva di ridisegnare l'edizione 2020 del Ravenna Festival in linea con le misure anti Covid-19, oggi è stata diffusa la conferma ufficiale: Ravenna Festival 2020 si farà!
Sulla scia del via libera del Governo allo spettacolo dal vivo a partire dal 15 giugno, la manifestazione ravennate verrà quindi allestita presso lo spazio all’aperto della Rocca Brancaleone e sarà inaugurata domenica 21 giugno da Riccardo Muti alla guida della “sua” Orchestra Giovanile Luigi Cherubini con il soprano Rosa Feola.
Lo storico spazio della Rocca Brancaleone ospiterà quindi il primo concerto con pubblico in Italia dopo il lungo e assordante silenzio imposto dalle misure per contenere l’epidemia. Un appuntamento di grande portata simbolica, la cui ufficialità sarà sottolineata anche dalla presenza del Ministro Franceschini e dalla copertura televisiva di RAI, realizzato nello stesso giorno in cui ricorre la festa della musica.
La XXXI edizione di Ravenna Festival, ricreata ad hoc per un contesto senza precedenti, continuerà fino al 30 luglio con circa quaranta appuntamenti alla Rocca. Qui saranno applicate le norme di distanziamento sociale per la massima sicurezza degli artisti, del personale e dei 250 spettatori - per questi ultimi obbligatori mascherine e un sistema di ingresso a turni. Il calendario dettagliato, insieme alle modalità di accesso agli eventi, sarà annunciato a breve.
Per la serata inaugurale del 21 giungo, Muti guiderà l’orchestra di 62 elementi in un programma quasi interamente mozartiano, ad eccezione della pagina che apre il concerto, Rêverie di Alexandr Nikolaevič Skrjabin. Seguiranno il mottetto Exultate, jubilate KV 165 e l’Et incarnatus est dalla Messa in do minore KV 427, entrambi affidati alla voce di Rosa Feola. Completa il programma la maestosa Sinfonia n. 41 in do maggiore KV 551, quella “Jupiter” che Mozart compone durante la difficile estate del 1788, segnata da crescenti difficoltà economiche e da un grave lutto familiare. Da un periodo fra i più bui della vita del compositore nasce una sinfonia la cui luminosità ancora una volta libra il genio di Mozart al di sopra delle avversità quotidiane e la cui solenne grandiosità ispira il soprannome “Jupiter” conferitole dall’impresario tedesco Johann Peter Salomon.
C’è tutta la storia – e tutto il futuro – di Ravenna Festival nel concerto di apertura di un’edizione straordinaria da ogni punto di vista, il cui destino è stato in bilico per settimane di fronte ai decreti che hanno chiuso le porte dei teatri e determinato la cancellazione di eventi in tutta la penisola. Con la scelta della Rocca Brancaleone, la fortezza del XV secolo dove nel 1990 lo stesso Muti diresse il concerto inaugurale della prima edizione, e il coinvolgimento della Cherubini, composta da musicisti under 30 provenienti da tutt’Italia, il Festival lancia un messaggio inequivocabile: la ripartenza della musica, e più ampiamente della cultura, è possibile solo tendendo una mano alla nuova generazione di artisti, fra coloro che stanno pagando il prezzo più alto del prolungato silenzio in questo 2020 così alieno.
Per info: http://www.ravennafestival.org.
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