Il Festival SWR di Schwetzingen 2024

Inaugurazione il 26 aprile con la nuova opera di Lucia Ronchetti tratta da Il sosia di Fëdor Dostoevskij

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Schwetzingen Festspiele (Foto Matthias Wittig)
Schwetzingen Festspiele (Foto Matthias Wittig)

“Da capo” è il motto scelto per l’edizione 2024 del Festival SWR di Schwetzingen, l’ottava e ultima sotto la direzione artistica di Heike Hoffmann, che dall’edizione 2025 cederà il passo a Cornelia Bend. Saranno un totale di 47 gli eventi in cartellone fra il 26 aprile e il 25 maggio, con un prologo il 20 aprile con la viola da gamba di Teodoro Baù e il clavicembalo di Andrea Buccarella in un programma con musiche di Arcangelo Corelli, Marin Marais, Antoine Forqueray, Georg Friedrich Händel, Johann Sebastian Bach e Jean-Marie Leclair.

Inaugurazione il 26 aprile con la prima mondiale dell’opera Der Doppelgänger (Il sosia) di Lucia Ronchetti su un libretto di Katja Petrovskaja tratto dal romanzo omonimo di Fëdor Dostoevskij. L’opera sarà interpretata da Peter Schöne, Christian Tschelebiew, Robert Maszl, Zvi Emanuel-Marial, Olivia Stahn e Vladyslav Tlushch accompagnati dall'Orchestra Sinfonica della SWR diretta da Tito Ceccherini, mentre la produzione avrà la regia di David Hermann (in replica il 28). Per il teatro musicale oltre all’opera di Ronchetti, il 16 maggio verrà proposta anche L’opera (forse) di Francesco Filidei, per voce recitante e sei performer a un tavolo, e Inszenierte Nacht di Simon Steen-Andersen con l’Ensemble Ascolta, l’attore Heikko Deutschmann, e video, regia del suono e live electronic di Simon Steen-Andersen e Malte Giesen. L’8 maggio in programma l’ensemble barocco La Stagione di Francoforte con una serata dedcata al melologo Pygmalion di Georg Anton Benda seguito dalla cantata drammatica Ino di Georg Philipp Telemann per soprano e orchestra, con i solisti Ana Maria Labin e Michael Rotschopf. Il 19 maggio, inoltre, la semiopera King Arthur di Henry Purcell con il RIAS Chamber Choir e l’Akademie für Alte Musik Berlin sotto la direzione di Justin Doyle e Florian Götz, Marie Sophie Pollak ed Elias Arens fra gli interpreti (in replica il 20). In chiusura di festival, il 25 maggio il gruppo NICO AND THE NAVIGATORS con The whole Truth about Lies propongono uno spettacolo su cartomanti e falsità, che ancora una volta affronta temi di attualità fra musica, teatro e danza.

Come sempre nutrito il programma musicale che prevede, fra l’altro, due concerti dell’ensemble Les Siècles diretta da François-Xavier Roth in un programma consacrato a Ligeti e Mozart e la violinista Isabelle Faust e il fortepianista Alexander Melnikov come solisti il 4 maggio, e ancora Ligeti e Mozart con la Faust e Jean-Frédéric Neuburger solisti il 5 maggio. Doppio concerto anche per il mandolino di Avi Avital, artista in residenza al festival: il 27 aprile accompagnato dal pianista Omer Klein in un programma con musiche di Bach e improvvisazioni jazz, e l’11 maggio accompagnato dalla fisamonica di Ksenija Sidorova in trascrizioni da Mozart, Kreisler, de Falla, Stravinskij, Lavry e Sollima. Spazio anche alla violista Tabea Zimmermann, anche lei in residenza, impegnata il 10 maggio con il Belcea Quartet e il violoncellista Jean-Guihen Queyras nei Sestetti op. 18 e op. 36 di Brahms, e il 15 maggio con il mezzosoprano Natalya Boeva Sophie e un ensemble di archi e arpa in un programma con musiche di York Bowen, Hindemith, Britten, Ligeti, Kurtág e Knox. Il terzo artista in residenza, il pianista Fabian Müller sarà invece impegnato nel concerto in programma l’11 maggio con la SWR Symphonieorchester diretta da Antonello Manacorda con il Concerto per pianoforte e orchestra n. 4 di Beethoven e la Sinfonia “Jupiter” di Mozart, e il 12 maggio come solista in un programma com musiche di Brahms, Kurtág e Beethoven. Il 2 maggio la Cattedrale di Worms, invece, farà da cornice al Vespro della Vergine di Monteverdi eseguito da La Fonte Musica sotto la direzione di Michele Pasotti. Evento d’eccezione per l’ensemble Les Forces Majeures diretto da Raphaël Merlin in Accordez vos vélos!, evento musicale in movimento lungo il Reno nel giorno dell’Ascensione (9 maggio) con varie tappe nella regione e un concerto conclusivo al Castello di Schwetzingen con musiche di Haydn, Mendelssohn Bartholdy, Fauré, Beach, Debussy, Poulenc e Winkelmann fra gli altri.

Per tutta la durata della rassegna, all’Orangerie del parco del Castello di Schwetzingen sarà visitabile una installazione spaziale e sonora intitolata Imagined Garden, curata da Sarah Maria Sun e progettata da Grace Ellen Barkey e Tamara Miller.

Il programma completo è qui

Stefano Nardelli

 

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