Il Festival Pontino da Bach a Petrassi 

Dall’1 al 30 luglio un mese fitto di concerti in castelli, chiostri, giardini e piazze di varie località della provincia di Latina

News
classica
Concerto al Festival Pontino (Foto Cesare Galanti)
Concerto al Festival Pontino (Foto Cesare Galanti)

Sarà la cinquantanovesima edizione del Festival Pontino quella che si svolgerà dall’1 al 30 luglio 2023 tra Cisterna di Latina, Cori, Sabaudia e Sermoneta, piccoli centri del Pontino, corrispondente all’incirca all’attuale provincia di Latina, che conserva luoghi di grande fascino, come il medioevale Castello Caetani di Sermoneta e il romantico Giardino di Ninfa, premiato come uno dei più belli non solo d’Italia ma d’Europa.

L’inaugurazione si svolgerà proprio al castello di Sermoneta ed è affidata a Claude Delangle, fra i maggiori sassofonisti di oggi, nonché storico docente del Campus Internazionale di Musica di Latina, che organizza il festival: eseguirà musiche di autori francesi del Novecento (Debussy, Caplet, Ravel) e dei contemporanei Philippe Leroux e Ichiro Nodaïra (giapponese d’origine ma francese di formazione). Il 2 l’Accademia Brass Quintet, ensemble di riferimento in Italia nel panorama degli ottoni, si muove fra l’opera (Rossini, Verdi, Bizet, Puccini) e il cinema (trascrizioni di musiche dei quattro premi Oscar Morricone, Rota, Piovani e Bacalov). Il 6 si svolge un originale incontro fra ance ‘libere’, ovvero la fisarmonica di Massimiliano Pitocco e l’harmonica a bocca di Gianluca Littera, che grazie alla loro versatilità spaziano dal barocco, al jazz fino alle sonorità del flamenco. L’8 un trio d’archi (di cui fanno parte due elementi dell’illustre Jerusalem Quartet) esegue musiche di Beethoven, Enescu e Dohnanyi nella splendida cornice del chiostro della romanica Abbazia di Valvisciolo.

Gli Incontri Internazionali di Musica Contemporanea - che da sempre sono sono un momento clou del festival - si svolgeranno dal 9 all’11 luglio a Sermoneta. Sia quest’anno che l’anno prossimo saranno dedicati a Goffredo Petrassi (1904-2003), per celebrare i vent’anni dalla scomparsa e i centovent’anni dalla nascita di questo compositore, tra i più importanti del Novecento italiano, che fu molto legato al Campus di Latina, a cui ha lasciato in custodia i propri manoscritti, come vari altri compositori del recente passato. Accanto ad incontri musicologici e a due workshop di composizione del mdi ensemble e di Alessandro Solbiati, gli Incontri prevedono il 9 un concerto con due composizioni - Trio per archi e Odi per quartetto d’archi - dello stesso Petrassi, alternate a due prime esecuzioni italiane di Malika Kishino e Francesca Verunelli.

L’11 a Palazzo Caetani di Cisterna di Latina Giovanni Albini esegue con l’ukulele una serie di trascrizioni che spaziano da Monteverdi, Čajkovskij e Clara Schumann a Philip Glas e Lucio Dalla, per far conoscere tutte le sonorità di questa piccola chitarra hawaiana. Il 16 il flautista Mario Caroli, con Pietro Ceresini al pianoforte, presenta un programma che spazia da Schubert a Petrassi e a Kaija Saariaho, in omaggio alla compositrice finlandese recentemente scomparsa. Sempre attento ai nuovi talenti, il 19 (giorno in cui si svolgerà la quarta edizione del Premio Riccardo Cerocchi) il festival accoglie il vincitore della precedente edizione del Concorso, il giovanissimo violinista Paride Losacco, classe 2005, che con la pianista Fiorella Sassanelli eseguirà tre Sonate di altrettanti autori francesi del primo Novecento, Milhaud, Fauré e Debussy. Questo concerto si svolgerà al castello di Sermoneta, come quello del 22 con Francesco D’Orazio, uno di più apprezzati violinisti italiani, che si dedica soprattutto alla contemporanea ma al Pontino sta realizzando in duo con Gianpaolo Nuti l’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven. E a Beethoven accosterà una prima assoluta di Pasquale Corrado. Dal canto suo Giovanni Gnocchi prosegue la sua integrale delle Suites per violoncello solo di Bach, accostandole a pagine moderne di Gubajdulina e Dutilleux, il 23 all’abbazia di Valvisciolo.

Il 26 si fa un salto nel barocco, che vedrà come protagonisti Irene Luraschi (traversiere barocco) e Sebastiano Cristaldi (cembalo), provenienti dalla Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado” di Milano, con cui il festival da alcuni anni ha avviato una collaborazione: suoneranno Bach, Telemann e Quantz. Il 29 nel suo recital pianistico nel Giardino di Ninfa Andrea Lucchesini ha in programma vari brani di Chopin e due Improvvisi di Roffredo Caetani, compositore e mecenate italiano, nonché ultimo duca di Sermoneta, una cui interessante composizione è stata presentata al festival nel 2021 .

Ancora il Giardino di Ninfa ospita la chiusura del festival, domenica 30 luglio: i Giovani Filarmonici Pontini, una formazione di nuovi talenti diretta per l’occasione da Alessandro Buccarella. eseguirà il Concerto n. 2 in re maggiore per violoncello di Haydn (solista Giovanni Gnocchi), una Sinfonia giovanile di Mozart e una di Benda.

Intorno a questi appuntamenti stanno una serie di iniziative collaterali, tra cui spicca la serie di concerti “Giovani artisti dal mondo”, con i migliori allievi dei corsi di perfezionamento organizzati dal Campus Internazionale di Musica di Latina.

 

 

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

Il 2024 ha rappresentato un anno di svolta tra attività di rete, promozione culturale e valorizzazione del territorio

classica

Il 27 novembre Simon Boccanegra inaugura la Stagione 2024-25 dell’Opera di Roma

classica

Era il "papà" del Rossini Opera Festival