Il 51° Festival della Valle d’Itria, tra “guerre e pace”

A Martina Franca dal 18 luglio al 3 agosto la prima edizione diretta da Silvia Colasanti propone Tancredi di Rossini, Owen Wingrave di Britten e L’enfant et les sortilèges di Ravel

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Palazzo Ducale, Martina Franca (foto Clarissa Lapolla)
Palazzo Ducale, Martina Franca (foto Clarissa Lapolla)

Dal 18 luglio al 3 agosto 2025 si terrà la 51ª edizione del Festival della Valle d’Itria, proponendo un cartellone disegnato per la prima volta da Silvia Colasanti, compositrice e dal settembre dello scorso anno direttrice artistica del festival di Martina Franca. Organizzato dalla Fondazione Paolo Grassi, a far da scenario come di consueto al Festival, il Palazzo Ducale, la Basilica di San Martino, il Chiostro di San Domenico, altri luoghi storici e di grande bellezza della città barocca di Martina Franca, e le masserie del territorio pugliese, ricche di cultura e tradizioni millenarie.

Rimanendo fedele alle scelte che hanno contraddistinto fin dal suo nascere il Festival, quali l’attenzione al repertorio belcantistico e il recupero di opere di raro ascolto, Silvia Colasanti aggiunge due segnali forti: il legame con l’attualità e con la società di oggi, e la presenza significativa della musica del XX e XXI secolo.

Silvia Colasanti (foto Barbara Rigon)
Silvia Colasanti (foto Barbara Rigon)

Titolo della presente edizione è “Guerre e pace”, ideata in un particolare momento storico in cui i due termini, declinati tanto al singolare quanto al plurale, si presentano oggi con insistenza nella vita di tutti i giorni. Tre le opere in programma: Tancredi di Gioachino Rossini – direttore Sesto Quatrini, regia Andrea Bernard – con i due finali proposti, rispettivamente, il 6 febbraio 1813 a Venezia e il 21 marzo dello stesso anno a Ferrara, la prima italiana di Owen Wingrave (1970) di Benjamin Britten – direttore Daniel Cohen, regia Andrea De Rosa –, oltre alla rara esecuzione, a 100 anni dalla composizione, di L’enfant et les sortilèges di Maurice Ravel, con la direzione di Myriam Farina e la regia di Rita Cosentino. Ad affiancare il programma operistico troviamo concerti come quello sinfonico, che quest’anno propone la Quattordicesima Sinfonia di Šostakóvič nella lettura del direttore musicale del Festival Fabio Luisi, oltre a incontri e dialoghi con autori, pensati per animare ogni giorno con oltre venti appuntamenti di questa edizione.

«Un programma – sottolinea Silvia Colasanti – che evidenzia come gli artisti non siano mai rimasti estranei alle tematiche della guerra e della pace, e in modi e linguaggi diversi lo abbiano testimoniato attraverso la composizione musicale».

Programma, informazioni e dettagli disponibili sul sito www.festivaldellavalleditria.it.

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