I mondi di Romaeuropa
Il festival dal 19 settembre al 25 novembre
«Non possiamo esorcizzare i timori e le paure che il contatto con mondi lontani da quello in cui viviamo genera specialmente al giorno d’oggi, ma vogliamo provare a indagare questi mondi, a conoscerli più da vicino, ci è sembrata questa l’esigenza e l’urgenza manifestata dagli gli artisti che abbiamo incontrato». Con queste parole Fabrizio Grifasi ha introdotto la frase “Between Words”, scelta per l’edizione 2018 del Romaeuropa Festival di cui è direttore artistico, presentando nella Capitale – insieme al Presidente Monique Veaute e a diversi rappresentanti delle istituzioni che sostengono il Festival – il complesso programma che si svolgerà dal 19 settembre al 25 novembre e che, come ormai tradizione, animerà diversi luoghi, ben ventisette, della scena romana. Prendendo atto delle esperienze artistiche più innovative provenienti dai quattro angoli della terra, dando spazio a oltre trecento artisti provenienti da 24 nazionalità differenti, per offrire 68 progetti, all’interno dei quali spiccano non poche coproduzioni. Con scelte che – come ha sottolineato Onofrio Cutaia, Direttore Generale Spettacolo del Mibact – danno spazio anche a chi ancora sta sviluppando una propria ricerca artistica, segno di una politica che, sotto il segno dell’investimento culturale, si fa carico di inevitabili rischi ma al tempo stesso riesce a trasferire direttamente al pubblico il momento della verifica.
Inaugurazione il 19 settembre al Teatro Argentina con l’opera Kirina– nata dalla collaborazione tra il coreografo Serge-Aimè Coulibaly, la cantante maliana Rokie Traorè e il librettista Felwine Sarr – che porterà l’ascoltatore a contatto con le vicende belliche che hanno interessato la Guinea, lasciando che le radici musicali e coreografiche del continente africano si muovano con energia verso il mondo occidentale. Insieme alle proposte specificamente dedicate alla danza e al teatro – dove vanno ricordati la presenza di Peter Brook e il ritorno di Mario Martone – completano il programma diversi eventi in cui la musica si coniugherà spesso con varie componenti scenografiche o con le nuove tecnologie. Da segnalare, tra i vari appuntamenti: Zápisník zmizelého (Il diario di uno scomparso), opera di Leós Janàček (6 e 7 ottobre, integrata con brani scritti da Annelies Van Parys), The Yellow Shark di Frank Zappa (10 ottobre, con l’Ensemble Giorgio Bernasconi dell’Accademia Teatro alla Scala diretto da Peter Rundell), Le avventure di Pinocchio di Lucia Ronchetti (22/25 ottobre, con i Solisti dell’Ensemble Intercontemporain) e la prima esecuzione italiana (2-4 novembre) de The Gospel according to the other Mary di John Adams, che sarà anche alla guida dell’Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Sul sito di Romaeuropa, tutti gli eventi e le sezioni (tra cui Digitalive, Dancing Days e REF Kids + Family dedicato al pubblico più giovane) di questa edizione numero trentatré.
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