I mille colori di Emilia Romagna Festival 2021

Dal 25 giugno al 27 settembre 58 concerti tra voci femminili, grandi interpreti del repertorio classico, giovani talenti, ensemble internazionali e un omaggio a Dante

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Nicola Piovani (Foto Francesco Prandoni)
Nicola Piovani (Foto Francesco Prandoni)

Una variegata girandola di colori musicali verrà diffusa tra la Romagna e l’Emilia dall’ampio cartellone di Emilia Romagna Festival-ERF, la rassegna che riparte proponendo per tre mesi, dal 25 giugno al 27 settembre, un ricco programma pensato per la sua ventunesima edizione che prevede 58 appuntamenti distribuiti tra le province di Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì – Cesena.

L’inaugurazione della rassegna avverrà venerdì 25 giugno (ore 21.00) presso la Rocca Sforzesca di Imola con La musica è pericolosa, titolo che Nicola Piovani ha scelto per un concerto teatrale che ripercorre, con un ensemble di affiatati musicisti, i percorsi fra teatro, cinema e televisione che l’hanno portato a fianco di De André e Fellini, alternando l’esecuzione di inediti a nuove versioni di brani più noti in un racconto costellato di immagini di film, di spettacoli e, soprattutto, disegni di Luzzati e Manara ispirati alla personalità musicale dell’autore.

Ma anche il resto dei quasi sessanta concerti saranno dislocati, come sempre, in luoghi d’eccezione, spesso inusuali e sicuramente suggestivi, all’insegna della scoperta della natura, della tradizione architettonica e della cultura: dal Palazzo Fantini di Tredozio all’Abbazia di Pomposa, dal Chiostro del Monastero di San Francesco di Mordano al Convento dei Cappuccini di Castel San Pietro Terme, dall’Arena San Domenico di Forlì al Museo delle Ceramiche di Faenza, fino al Giardino storico del Palazzo Vescovile di Imola appena restaurato, che ospiterà un’anteprima del festival, con il Duo Psiche, nell’ambito della Festa della Musica di Imola (21 giugno 2021 ore 21.00 – Imola, Giardino storico del Palazzo Vescovile).

Tra i nomi che emergono in questo ricco cartellone, oltre allo stesso Piovani, possiamo ricordare artisti quali Michael Nyman, Noa e Gil Dor, Gino Paoli e Danilo Rea, Uto Ughi, Karima, Cameristi del Teatro alla Scala e Daniela Pini, Virtuosi Italiani e Sonia Prina, Jànos Balàzs, Laura Marzadori, Yamandu Costa e Martin Sued, Pamela Villoresi, Salzburg Chamber Soloists e tanti altri.

«L’arte sospesa, l’incontro rimandato, il pubblico irraggiungibile, hanno messo al centro la rilevanza del lavoro e il diritto al lavoro dei tanti che compongono l’ampia, complessa e articolata comunità del mondo artistico» sottolinea Massimo Mercelli, fondatore e direttore artistico del festival: «La pandemia è stata l’occasione per interrogare il senso e le forme della cultura nel nostro Paese, e per riconsiderare i principi che ispirano e determinano il significato stesso della parola “cultura”. È un termine ampio, che abbraccia molte sfumature del nostro vivere collettivo: ma un festival come ERF deve affrontare questa riflessione dalla prospettiva che esige la musica nel suo respiro universale, e che richiede la natura di questo festival, radicato nel proprio territorio con grande responsabilità verso chi lo abita. Con questa edizione ERF cerca una metamorfosi che rimetta al centro l’arte e la bellezza, in sé. L’educare all’arte e alla bellezza ciascuno di noi, sia sul palcoscenico che in platea, in un’inesauribile ricerca di un oltre che solo l’esperienza artistica vissuta collettivamente permette di raggiungere. Alla base di questo c’è in primis la ricerca costante e la capacità professionale di artisti e maestranze: sono loro i custodi di questi preziosi momenti condivisi, e il loro talento è una risorsa fondamentale per l’intera collettività».

Nel suo articolato disegno, dunque, la XXI edizione del festival presenta quindi un ricco programma di concerti, includendo anche appuntamenti che avrebbero dovuto svolgersi durante la stagione invernale e cancellata a causa della pandemia, proponendo sia artisti noti sia nuove scommesse e grandi scoperte, commissionando brani originali e mantenendo una pluralità di generi, dal concerto da camera al recital teatrale. Grande spazio in questo intenso percorso è riservato alle voci femminili, al grande repertorio per pianoforte e ai suoi interpreti, e ai giovani talenti musicali che si stanno già distinguendo nel panorama internazionale, con un focus speciale dedicato a Dante nel Settecentesimo anniversario della morte.

Per il programma dettaglio visitare il sito: www.emiliaromagnafestival.it.

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