I concerti di Trieste
Dal 14 settembre la stagione sinfonica del Verdi
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Pur in una situazione di crisi, il teatro Verdi di Trieste non rinuncia a mettere in campo una stagione sinfonica, quella che si svolgerà dal prossimo 14 settembre al 27 ottobre, che rappresenta un segno di rilancio e di fiducia nelle potenzialità che la città giuliana può vantare grazie alla sua storia e alla sua posizione geografica. Nel presentare i sette appuntamenti della stagione autunnale il commissario Claudio Orazi, a Trieste da un semestre, ha sottolineato come, malgrado la non facile situazione finanziaria della Fondazione (che solo grazie all'aiuto degli istituti di credito ha potuto consolidare il debito a inizio anno e aprire quindi la stagione lirica 2012), oggi le decisioni prese dal Comune e quelle che si attendono dalla Regione, unitamente a una politica che vincola le spese a coperture economiche certe, consentano di proporre al pubblico un programma che partirà da Beethoven per giungere fino ai contemporanei, con direttori e solisti di grande spicco, insieme all'orchestra e al coro del teatro.
Da segnalare innanzitutto l'omaggio a due artisti legati in vario modo a Trieste: Ferruccio Busoni ed Eugenio Visnoviz. Del primo, figlio della pianista triestina Anna Weiss, verrà presentata in prima esecuzione moderna il Poema Campestre "Il sabato del villaggio", sulla celebre poesia di Leopardi, mentre del secondo, musicista triestino scomparso nel 1931 a soli venticinque anni, sarà eseguita per la prima volta una "Ouverture sinfonica" ritrovata nel 1997. Tra i nomi dei direttori figurano Oleg Caetani, Gianluigi Gelmetti, Donato Renzetti e Wayne Marshall, mentre tra quelli dei solisti vi saranno il sassofonista Federico Mondelci, la violinista Kyoko Takosawa e il pianista Rudolf Buchbinder (nella foto), che torna dopo diversi anni al teatro Verdi, per proporre uno dei capolavori del repertorio romantico, il Primo Concerto di Johannes Brahms.
Giorgio Cerasoli
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