Gli intrecci di Fabbrica Europa

A Firenze dal 2 al 25 settembre

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John Surman (Foto Anne Valeur)
John Surman (Foto Anne Valeur)

Agli intrecci e possibili dialoghi contemporanei fra artisti, musicisti, danzatori e performers di provenienze diverse, è dedicata dal 2 al 25 settembre la XXIX edizione del festival Fabbrica Europa, che ha lasciato da qualche tempo l’archeologia industriale della Stazione Leopolda disseminandosi in vari piccoli teatri e spazi all'aperto, e trovando per gli eventi musicali una nuova collocazione alle Cascine, nel Giardino dell'Istituto Agrario.

Per ciò che concerne il cartellone musicale curato anche in questa edizione da Maurizio Busia, si tratta, a partire dal 6 settembre, di concerti che portano o riportano a Firenze alcune figure notissime e altre da scoprire, e che in effetti, se si guarda alle provenienze, non potrebbero essere più “intrecciati” di così: improvvisazione jazz con la vocalist francese Camille Bertault e il pianista austriaco David Helbock (il 6 alle 20), il grande maestro di kora (l'arpa africana) maliano Ballakè Sissoko e la flautista statunitense Nicole Mitchell (il 7), una figura chiave della ricerca musicale contemporanea come l'inglese John Surman affiancato dal pianista norvegese Vigleik Storaas (l'8), per finire l'ambient elettroacustica  dell'austriaco Fennesz.

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