Firenze: Flos Colende al via

La rassegna di musica sacra a Santa Maria del Fiore

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Les Talens Lyriques (Foto Eric Larrayadieu)
Les Talens Lyriques (Foto Eric Larrayadieu)

La XXIII edizione di O flos colende, la rassegna di musica sacra nella cattedrale fiorentina di Santa Maria del Fiore (14 marzo – 12 settembre) curata da Gabriele Giacomelli, ha un prologo nel battistero di San Giovanni, prologo  intonato al tempo liturgico con le quattro meditazioni (14, 21, 28 marzo, 4 aprile) a cura del cardinale arcivescovo Giuseppe Betori, con le letture dei testi realizzate da Bruno Schirripa alternate all’esecuzione dei Responsori della Settimana Santa di Giovanni Maria Casini (1652 – 1719), uno dei grandi maestri di cappella della cattedrale fiorentina, esecuzione affidata agli ensembles corali, alle cappelle fiorentine e alle formazioni della Scuola di musica di Fiesole e del Conservatorio “Cherubini”. 

La vera e propria stagione inizia poi il 10 aprile in cattedrale e risponde ai Responsori fiorentini con il concerto di Les Talens Lyriques di Christophe Rousset dedicato al repertorio francese della Settimana Santa, Lamentazioni e Lezioni delle Tenebre di Marc-Antoine Charpentier e François Couperin. Il consueto concerto al grande organo Mascioni vede protagonista il 7 maggio Maurice Clerc con pagine dal rinascimento francese, Couperin, Marcello, Mouret, Vierne, Langlais, Cochereau. Trombone e organo,  Andrea Corti e Guy Poupart, il 4 giugno, con trascrizioni da Haendel,  Massenet, Grieg, Bach, Guilmant, e pagine organistiche originali di Langlais, Messiaen e Sardvold. Tesori barocchi tra vecchio e nuovo mondoil 3 luglio, spigolando gli archivi musicali  della cattedrale di Città del Guatemala, con le musiche di Josè de Torres y  Martinez Bravo, Giovanni Zamboni Romanoe Domenico Zipoli, esegue un complesso specialista di questo repertorio, Al Ayre Español, per la prima volta a Firenze. Chiudono in bellezza il 12 settembre le voci bianche dei Toelzen  Knabenchor diretti da Christian Fliegner in un variegato programma che spazia dal primo Seicento di Marco da Gagliano (ancora un musicista legato alla cattedrale fiorentina) a Franck. 

 

 

 

 

 

 

 

 

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