Fabio Luisi direttore principale a Dallas, Vasily Petrenko a Mosca
Per l’italiano è una conferma, per il russo un nuovo incarico, che lo porta a succedere a Jurowski
L’Orchestra Sinfonica di Dallas ha confermato Fabio Luisi come suo direttore musicale per altri cinque anni dopo la scadenza del suo attuale contratto, quindi fino al 2029. Sanjiv Yajnik, presidente del consiglio della Dallas Symphony Association, ha detto: “Fabio Luisi è molto stimato sulla scena mondiale e ha già mostrato il suo enorme impatto a Dallas. Nonostante le sfide di quest'anno, sono stato ispirato dalla sua passione e ingegnosità. Un'orchestra crea l'anima di una città e Fabio continuerà a svolgere un ruolo chiave nel tessuto culturale della nostra comunità".
Questo rinnovo a lungo termine dell’incarico di Luisi, ad appena un anno dalla sua prima nomina, è un indizio che le orchestre statunitensi stanno accaparrandosi i migliori direttori sulla piazza, ammaestrate dal fatto che a Chicago e altrove (non solo in America, si veda il caso della Concertgebouworkest di Amsterdam) si profilano seri problemi per trovare nuovi direttori musicali. Per esempio, a Chicago, dove è dato in uscita Riccardo Muti, non si riesce – ed è comprensibile - a trovare un direttore all’altezza sia dell’attuale direttore musicale sia della orchestra stessa, considerata da molti la migliore degli USA.
Possiamo constatare con soddisfazione che attualmente alcune delle top orchestre americane hanno direttori musicali italiani: Riccardo Muti alla Chicago Symphony (finché la sua uscita non sarà ufficiale), Fabio Luisi alla Dallas Symphony (è noto che i due non si amano affatto, o piuttosto che Muti non ama Luisi) e Jader Bignamini alla Detroit Symphony.
Inoltre Valentina Peleggi è dal 2020 direttore musicale della Richmond Symphony Orchestra, una delle migliori orchestre della costa orientale americana. La Peleggi non è totalmente ignota in Italia (ricordiamo per esempio alcuni suoi concerti con l’Orchestra Regionale Toscana) ma il fatto che la sua carriera si sia svolta prevalentemente all’estero e che sia indubbiamente più apprezzata in America che in Italia dovrebbe indurre a riflettere sul perdurante maschilismo italiano in tema di direttori d’orchestra.
Passando dagli Usa alla Russia, anche qui c’è un certo movimento tra i direttori. Vasily Petrenko è stato nominato a partire dal prossimo settembre direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Accademica di Stato, considerata ai tempi dell’Urss il contraltare moscovita alla Filarmonica di Leningrado (ora San Pietroburgo). Oggi è intitolata a Evgenij Svetlanov, che ne fu il direttore dal 1965 al 2000. Petrenko è il settimo direttore dell’orchestra e succede a Vladimir Jurowski, che ne era il direttore dal 2011.
Petrenko attualmente è anchedirettore principale della Royal Liverpool Philharmonic Orchestra (in scadenza alla fine dell’attuale stagione) e della periclitante European Union Youth Orchestra ed ha appena concluso il suo mandato alla Oslo Philharmonic Orchestra (dal settembre 2020 gli è succeduto Klaus Mäkëla).
Dal canto suo Jurowski si può consolare con i suoi incarichi come direttore principale dell’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino (fino alla stagione 2022-2023) e Generalmusikdirektor dell’Opera di Stato Bavarese (a partire dalla stagione 2021-2022).
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