Cinque opere e tanti concerti a Martina Franca
Presentato il programma del festival della Valle d’Itria, da quest’anno diretto da Sebastian F. Schwarz
L’edizione 2022 del Festival della Valle d’Itria, che si svolgerà dal 19 luglio al 6 agosto, sarà la quarantottesima dalla fondazione e la prima firmata dal nuovo direttore artistico Sebastian F. Schwarz, insieme al direttore musicale Fabio Luisi e con la supervisione di Franco Punzi, presidente della Fondazione Paolo Grassi, che è l’ente produttore del festival.
In occasione della presentazione del programma al pubblico e alla stampa, Punzi ha affermato che la direzione artistica di Schwarz “inaugura una nuova fase storica per il Festival della Valle d’Itria, pur mantenendosi nell’alveo dei nostri valori caratterizzanti: titoli rari o sottovalutati, attenzione alla fedeltà testuale tramite l’uso di edizioni critiche e il ricorso a interpreti specializzati”. Ha inoltre annunciato che, dopo i lavori di restauro, il Teatro Verdi di Martina Franca tornerà ad ospitare alcuni degli spettacoli del festival.
Ma il palcoscenico principale del festival resta il cortile del Palazzo Ducale di Martina Franca, dove dal 19 luglio al 6 agosto andrà in scena lo spettacolo inaugurale, Le Jouer di Prokof’ev, eseguito non in russo ma nella versione francese, che fu quella della prima assoluta a Bruxelles nel 1929. Ne saranno protagonisti il soprano Maritina Tampakopoulos, che sta conquistando rapidamente grandi apprezzamenti in campo internazionale, e il tenore Sergej Radchenko. Per la regia ci si è rivolti a un grande maestro del nostro tempo, David Pountney, e per la direzione a Jan Latham Koenig.
La seconda opera conferma l’attenzione speciale del festival per Bellini: Fabio Luisi dirigerà l’ultima sua opera scritta per l’Italia, Beatrice di Tenda (23 e 26 luglio, in forma di concerto) con le voci di Giuliana Gianfaldoni e Celso Albelo. Per questa produzione, come per l’opera di Prokof’ev, l’orchestra e il coro sono quelli del Teatro Petruzzelli di Bari.
Dal 25 al 31 luglio al Teatro Verdi è in programma Xerse, composto nel 1654 da Francesco Cavalli per il Teatro dei Santi Giovanni e Paolo, il più importante di Venezia in quegli anni. Federico Maria Sardelli dirigerà l’Orchestra Barocca Modo Antiquo e il martinese Leo Muscato si occuperà della regia. Nel ruolo dell’imperatore di Persia canterà il controtenore Carlo Vistoli.
Il 3 e il 5 agosto il festival presenta anche una prima assoluta: è Opera italiana, composta daNicola Campogrande tra il 2008 e il 2010 su commissione del Comitato Italia 150 ma mai rappresentata. Il libretto, scritto da Elio (sì, proprio il frontman delle Storie Tese) e da Piero Bodrato, racconta una vicenda che si svolge in tre momenti della storia recente: gli anni Sessanta-Settanta, gli anni Ottanta e il presente. Dirige Alessandro Cadario e la regia è di Tommaso Franchin, due giovani che si stanno affermando in questi ultimi anni.
Un quinto titolo operistico (il 27 luglio, in forma di concerto) è La scuola de’ gelosi di Antonio Salieri, affidata ai cantanti allievi dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” e ai giovani musicisti del Conservatorio di Musica “Nino Rota”, diretti da Danila Grassi.
Numerosi i concerti, tra cui spiccano quelli di due grandi soprano di oggi, la sudafricana Pretty Yende (2 agosto a Taranto nel Chiostro di Sant’Antonio) e la nostra Anna Pirozzi (4 agosto sul palcoscenico del Palazzo Ducale). “Il canto degli ulivi” porta la musica nelle masserie del territorio: il 20 luglio I Bassifondi, un giovane ensemble che sta emergendo prepotentemente nel campo della musica antica, eseguirà musiche rinascimentali e barocche in un programma intitolato “Alfabeto falso”; il 22 luglio Andrea Mastroni canterà celebri arie per basso, iniziando con Hӓndel e arrivando a Gershwin; l’1 agosto, il soprano Giulia Semenzato, accompagnata dalla chitarra di Jadran Duncumb, proporrà un raffinato programma con musiche del Romanticismo. Ci sarà inoltre il Trio Kronthaler, che il 29 in una masseria ma anche il 28 a Martina Franca e il 31 per un concerto speciale in Salento proporrà musiche di Monteverdi, Purcell, Frescobaldi e Händel in un progetto crossover che mette in evidenza le qualità senza tempo di alcuni capolavori ed è pensato per avvicinare anche un pubblico non esperto di musica antica.
Per il tradizionale “Concerto per lo spirito” (28 luglio) nella Basilica di San Martino, l’Orchestra Barocca Modo Antiquo e i cantanti dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” eseguiranno musica sacro di Monteverdi, Castello e Cima.
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