Cecilia Gasdia sovraintendente della Fondazione Arena di Verona
Il soprano veronese è stata designata all’unanimità dal Consiglio di Indirizzo della Fondazione lirica Arena di Verona
Cecilia Gasdia sarà il nuovo sovraintendente della Fondazione lirica Arena di Verona. Dopo un lungo periodo di commissariamento a causa della difficile situazione finanziaria della Fondazione, nella sua prima riunione, il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Arena di Verona, presieduto dal sindaco della città Federico Sboarina, indipendente sostenuto da una maggioranza di centro-destra, si è espresso all’unanimità in favore del soprano veronese. Una volta formalizzata la nomina da parte del Ministro della Cultura e del Turismo, Dario Franceschini, la Gasdia prenderà il posto di Giuliano Polo, nominato un anno e mezzo fa al vertice della Fondazione dall’allora commissario straordinario Carlo Fuortes. Accanto all’incarico di sovraintendente, la Gasdia affiancherà quello di direttore artistico. La Fondazione Arena di Verona ha circa 300 dipendenti fissi, che salgono a 1000 nei mesi della programmazione estiva.
La cinquantasettenne Cecilia Gasdia vanta una carriera lirica ultratrentennale, iniziata proprio come comparsa nell’anfiteatro della città veneta e decollata dopo l’avventurosa sostituzione della catalana Montserrat Caballé, spiaggiata dal fiasco scaligero dell’Anna Bolena nel 1982. Negli ultimi anni la cantante è stata meno attiva sulle scene liriche pur senza abbandonare il mondo dell’opera: dal 2015 guida l’Opera Academy Verona, un consorzio privato finanziato dalla Regione Veneto e dal Ministero della Pubblica Istruzione con forti legami con la Fondazione Arena e dal 2017 è docente all'Accademia verdiana del Teatro Regio di Parma. Risale allo scorso maggio la sua discesa in politica come capolista di Fratelli d’Italia, lista che ha sostenuto attivamente la corsa dell’attuale sindaco Sboarina, non nascondendo le sue ambizioni a guidare la Fondazione areniana.
Ovviamente grande è la soddisfazione espressa da Cecilia Gasdia all’indomani della nomina: «È per me una grande emozione essendo nata come artista all'Arena di Verona dove, tra l'altro, ho cominciato a far la comparsa all'età di solo quindici anni. Farò del mio meglio per contribuire al rilancio della Fondazione lirica a livello internazionale». Dal canto loro, le opposizioni all’attuale maggioranza di centro-destra che guida la città, non si dicono affatto soddisfatte e dichiarano: «Evidentemente debiti politici pregressi hanno prevalso sulla razionalità. La mancanza di condivisione e di confronto franco e aperto sull’indicazione del sovrintendente rischia di portare in eredità alla Fondazione Arena soluzioni di ripiego».
Al di là delle polemiche politiche, l’impegno dei nuovi amministratori ci vorrà davvero tutto per cercare di alleggerire la Fondazione del fardello di 30 milioni di debito accumulato sotto le passate gestioni, nonostante un enorme potenziale di pubblico (l’anfiteatro romano può accogliere fino a 15 mila spettatori a recita) e il forte richiamo internazionale, e rilanciarne definitivamente l’attività.
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