C2C XXI, il programma
I nomi – sempre aggiornati – di Club to Club 2023, da Flying Lotus a Lucrecia Dalt
Si terrà dal 2 al 5 novembre la ventunesima edizione di C2C dedicata quest’anno al tema del mondo, nelle due sedi OGR e Lingotto a Torino.
– Leggi anche: C2C 2022, promossi e bocciati
Il 1° febbraio gli organizzatori hanno reso pubblica una parte del cartellone e l’attesa non è stata delusa: i nomi sono importanti, e ben sette su tredici saranno al festival in esclusiva italiana.
Partiamo con Caroline Polachek, incarnazione della vocazione avant-pop del festival: l’artista newyorkese, al proprio debutto italiano, già nel duo indie Chairlift, è sicuramente un nome in ascesa che probabilmente raggiungerà la piena consacrazione col nuovo album Desire, I Want to Turn into You in uscita il giorno di San Valentino. Mi ha fatto ridere il commento di un utente di Facebook sotto il post di uno degli organizzatori che annunciava questo concerto: «Complimenti davvero, finalmente Caroline Polachek senza doversi ammazzare al Primavera».
Tre sono i ritorni: partiamo da quello di Flying Lotus, assente dai palchi europei da ben 5 anni e protagonista nel 2012 di un indimenticabile show audiovisivo a Venaria Reale, proseguiamo con quello del duo Space Afrika, visto due anni fa alle OGR in un concerto di luci e ombre, e chiudiamo con un nostro beniamino, l’irrequieto e sulfureo Yves Tumor, di cui tra un mese e mezzo uscirà il nuovo, attesissimo album Praise a Lord who Chews but which Does not Consume (Or Simply, Hot Between Worlds).
Nel frattempo ecco il singolo-bomba che annuncia il disco.
Un altro beniamino, per la prima volta a C2C ma già visto a Torino anni fa, è Moodymann – a Detroit enigma, come lo etichettò la rivista Resident Advisor -, il cui disco del 2020 Taken Away risultò uno dei nostri preferiti di quell’anno disgraziato.
A dirla tutta King Krule non mi fa impazzire ma sono consapevole del suo indiscutibile richiamo: le sue storie di vita vissuta prendono forme su basi che svariano con disinvoltura su uno spettro molto ampio di generi, dal post punk al jazz. Sarà questo uno dei motivi del suo seguito?
Un’altra esclusiva italiana è rappresentata dal duo gallese Overmono, anch’esso con un disco in uscita entro l’estate, Good Lies: i singoli che l’hanno preceduto hanno generato aspettative.
Mi piace la presenza di Lucrecia Dalt, il cui disco ¡Ay! è salito sul gradino più basso del podio nella classifica dei 20 dischi pop più belli secondo la nostra rivista: citando il nostro giudizio, «da tempo residente a Berlino, l’artista colombiana rivendica le proprie le radici e impiega sonorità e codici del folklore nativo per musicare un racconto fantascientifico ambientato sull’isola di Maiorca, citando fonti d’ispirazione cinematografiche quali L’uomo che cadde sulla Terra e Gena Rowlands in Love Streams di Cassevetes. Un futuro che sa di passato».
Più di nicchia ma non per questo meno interessanti gli altri nomi, a partire da quello della compositrice, cantante e pianista catalana di estrazione accademica Marina Herlop, che verosimilmente proporrà dal vivo con due coriste e un percussionista i contenuti di Pripyat, il suo eccellente lavoro dello scorso anno, e proseguendo con quello di Maral, artista statunitense di matrice iraniana che nel recente Ground Groove ha ricollocato le sonorità e le suggestioni della musica tradizionale del proprio paese d’origine in un’ambientazione sonora post-industriale.
E chiudiamo con altri due colombiani, Florentino – in trio con il dominicano Kelman Duran, già esibitosi a C2C in coppia col torinese Mana, e l’ecuadoriano/argentino DJ Python sotto l’intestazione Sangre Nueva a ritmo di reggaetón – e Nick León, esponente della scuola meticcia di Miami apprezzato da Rosalía, che lo ha voluto al mixer in una traccia del fortunatissimo “Motomami”, e autore di “Xtasis”, singolo rimixato, tra gli altri, anche da David Kennedy a.k.a. Pearson Sound, senza dimenticare lo showcase dedicato all’etichetta palestinese BLTNM, che dalla base di Ramallah diffonde il “futurismo arabo” predicato dal produttore Al Nather e il dj Mouri insieme ai rapper Shabjdeed e Daboor.
Un primo annuncio davvero corposo, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Ci sarà di che divertirsi.
IL MONDO Ventunesimo Arcano dei Tarocchi
[...] ventuno come sintesi. Questa carta corrisponde al complesso del manifestato, ovvero al mondo spaziale, riflesso di un’attività creatrice permanente. Nell’immagine allegorica di questo Arcano tale idea corrisponde alla figura di una fanciulla che corre con una bacchetta in ciascuna mano all’interno di una ghirlanda, circondata a sua volta dal quaternario cosmico o tetramorfo. Le bacchette sono simboli della polarizzazione, che dà impulso al movimento circolatorio in tutto il cosmo. DAL DIZIONARIO DEI SIMBOLI (ADELPHI)
L’aggiornamento di aprile riguarda il Grand Opening del festival che si terrà il 2 novembre alle OGR e che vedrà in programma un secondo show, oltre al già annunciato live, di Caroline Polachek, questa volta in versione DJ.
Insieme a lei due nomi al loro debutto italiano e in esclusiva per il festival, entrambi provenienti da Brooklyn: il quartetto Model/Actriz e la chitarrista e compositrice Rachika Nayar.
I primi all’inizio di marzo hanno pubblicato il loro primo disco, Dogsbody, un mix di dance-punk e noise-rock ben accolto dalla stampa specializzata e che dal vivo sarà esaltato dalla presenza scenica al calor bianco del frontman Cole Haden, mentre la seconda proporrà le sue atmosfere sognanti ma screziate da inquietudine, come ci si aspetta dopo aver ascoltato e apprezzato il suo disco dello scorso anno, Heaven Come Crashing.
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