Antivigilia di Natale con Kirill Petrenko a Roma

Concerto straordinario all’Accademia di Santa Cecilia, con la partecipazione del pianista Igor Levit

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Kirill Petrenko
Kirill Petrenko

Concerto straordinario di Kirill Petrenko a Roma con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia il 23 dicembre, purtroppo fuori abbonamento e quindi senza le consuete repliche. Un concerto che si può definire natalizio solo per la data, perché il programma non ha nulla che ricordi la festività cristiana del Natale né quella pagana di Babbo Natale: ouverture dell’Oberondi Weber, Concerto n. 1 per pianoforte di Prokof’ev con Igor Levit come solista e Sinfonia “La grande” di Schubert. È appena la quarta volta che Petrenko dirige a Roma ma, mentre i suoi primi tre concerti erano a distanza di anni l’uno dall’altro, questa volta torna dopo solo un anno e mezzo dalla sua memorabile Nonadi Beethoven: si può sperare che stia prendendo l’abitudine. D’altronde l’orchestra l’adora e il pubblico lo osanna.

Non può passare in secondo piano la partecipazione al cocnerto del pianista russo-tedesco Igor Levit, che per ironia della sorte, se non fosse stato per il Covid19, sarebbe dovuto andare a “far visita” a Petrenko suonando alla Philharmonie di Berlino il Concerto per pianoforte coro e orchestra di Busoni con i complessi di Santa Cecilia e invece ora viene con Petrenko a far visita all’orchestra romana. Un eccellente pianista ma non molto noto – almeno in Italia – che è diventato anche una star dei social, suonando ogni sera durante il lockdown un piccolo concerto in diretta su twitter da casa sua, per un totale di 52 concerti.

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