Addio a Stelio Vinanti
Melomane appassionato era tra i cofondatori del Club Abbadiani Itineranti
Collaboratore storico degli scaligeri Amici del Loggione, cofondatore degli Abbadiani Itineranti, che seguivano ovunque Claudio Abbado dopo la sua partenza da Milano, Stelio Vinanti è morto il 13 aprile a Milano a causa del Coronavirus che ha aggravato il suo stato di salute già compromesso. Originario di Belluno (dove era nato il 6 marzo 1938), milanese d'adozione, è stato per decenni un volto noto nei foyer della Scala, del Conservatorio, dell'Auditorium di Milano, spettatore colto e appassionato, capace di accalorarsi per difendere le sue idee su un'esecuzione, un cantante, una regia. Per la sua competenza del mondo musicale e teatrale internazionale (oltre che di Abbado era grande ammiratore di Ronconi) sarebbe stato perfettamente in grado di stilare una lista di artisti per organizzare una stagione operistica o di concerti e non è da escludere che alcuni dei suoi suggerimenti, buttati lì alla spicciolata, abbiano influenzato molti cartelloni. Accanto a questa passione che, quando era ancora in buona salute, lo faceva viaggiare di continuo per l'Europa musicale, c'era quella dell'archivista; Vinanti non ha mai smesso di accumulare documenti, registrazioni di quanto riusciva ad ascoltare e vedere. I locali del seminterrato della bella villetta dove viveva a Milano, traboccano di libri, ritagli di giornali, programmi di sala, veri tesori per chi volesse ricostruire la storia di mezzo secolo di esecuzioni musicali. Merito delle sue capacità di mediatore culturale, se oggi per esempio riusciamo ad ascoltare alcune storiche registrazioni di Abbado pubblicate dalla Musicom.
Lascia la moglie Francesca, insegnante al Conservatorio di Milano e suo assoluto punto di riferimento, e due figlie Carlotta, che lavora alla Biennale Teatro, e Alessandra, che lavora al Teatro Nazionale dell'Emilia Romagna.
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