Ormai da anni il teatro Comunale di Modena commissiona meritoriamente una nuova opera di teatro musicale a stagione, dedicato ai giovani. Questa volta è la coppia Tutino-Di Leva a confrontarsi con la lettura tatrale della favola "La Bella e la Bestia": loro la definiscono "reality-kabarett", ma sulla scena c'è soprattutto molto mestiere nel confezionare il miscuglio musicale che contrappunta una comicità spicciola. Gli artisti si sono impegnati e il pubblico ha applaudito.

La classe esecutiva di Irvine Arditti ha tenuto a battesimo la XV edizione della rassegna "Traiettorie" di Parma con un programma per violino solo in cui sono emerse le composizioni di Berio, Kurtag e Sciarrino. Numeroso il pubblico presente al teatro Farnese.

Rinata sotto un nubifragio, "Ifigenia in Aulide" di Cherubini è comunque andata in scena a Sassuolo, con un allestimento non più che funzionale e una corretta lettura musicale di Severini. Opera di ordinaria fattura, ha comportato l'impegno dei giovani cantanti formati da Beatrice Bianco, ripagato dagli applausi finali del pubblico.

Decisamente tradizionale e marcatamente "faraonico" il nuovo allestimento di "Aida", ideato dal regista recentemente scomparso Alberto Fassini e realizzato da Joseph Franconi Lee per il Festival Verdi di Parma. Lettura musicale di Bartoletti un poco lenta ma accurata. Buona prova di D'Intino, bene Pons e Giuliacci - che sostituiva Armiliato - discontinua Guleghina. Pubblico sostanzialmente soddisfatto con qualche brusio dal loggione alla fine.

Opera non frequentissima sul palcoscenico del Regio di Parma, "Ernani" ha aperto il Festival Verdi 2005 proponendo un nuovo allestimento dal carattere cupo e imponente sul piano visivo e sanguigno su quello musicale. Buon successo alla fine, con il calore del pubblico rivolto soprattutto ad Allemandi.

Applausi del pubblico di Modena per il "Peter Grimes" con regia di Cesare Lievi - impianto scenico di Csaba Antal - e la direzione dinamica di Alistar Dawes. Nel complesso buon impegno da parte di tutti gli artisti impegnati.

Il "Barbiere di Siviglia" rossiniano, seconda opera in cartellone al Regio di Parma, ha trovato il successo grazie soprattutto a Leo Nucci, che ha bissato "Largo al factotum". Omogeneo nel complesso il resto del cast vocale. La direzione di Barbacini opaca. Regia di De Tomasi non più che funzionale.

Inaugurata la stagione d'opera del Teatro Regio di Parma con una rara "Alceste" profondamente segnata dall'incrocio delle personalità di Bruno Bartoletti e Liliana Cavani. Eleganza in scena e lettura musicale lenta e profonda. Molto Brava la Antonacci. Successo alla fine.

Dopo l'annuncio di qualche mese fa, è stata presentata ufficialmente l'Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini", in un Teatro Municipale di Piacenza gremito. Muti ha sottolineato il valore della musica e dell'impegno per i giovani musicisti italiani. Prima parte prove vere e proprie e seconda parte esecuzione dei primi due movimenti della "quinta" di Cajkovkij. Tanti applausi hanno ugurato buon lavoro a questi ragazzi.

Ancora una nuova opera commissionata dal Teatro Comunale di Modena, da offrire ai giovani delle scuole. Questa volta il compositore coinvolto è Matteo D'Amico che, complice il "librettista" Sandro Cappelletto, ha realizzato "Lavinia fuggita", opera da camera in un prologo e sette scene dal racconto di Anna Banti. Pubblico non numerosissimo ma applausi per tutti.

La rassegna "Traiettorie" di Parma giunge quest'anno alla sua quattordicesima edizione. Il programma inaugurale presentava musiche di Toshio Hosokawa, Magnus Lindberg, Jonathan Harvey e di Fausto Romitelli. Protagonista l'Ictus Ensemble, che si è confermato formazione di riferimento in questo repertorio di fronte ad un folto pubblico.

Un Macbeth sicuramente originale è stato proposto nel cartellone del Ravenna Festival. Micha van Hoecke ha calato infatti l'opera di Verdi in atmosfere ispirate a "Trono di sangue" di Akira Kurosawa. Bello lo spettacolo ma un poco straniante pensando all'impianto drammaturgico verdiano. Bravi gli interpreti.